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mar 09.01 2018 – dom 28.01 2018

Il Sindaco del Rione Sanità

Dove

Piccolo Teatro Grassi
Via Rovello 2, 20121 Milano

Quando

martedì 09 gennaio 2018 – domenica 28 gennaio 2018
H 19:30

Quanto

da € 14

Foto di Mario Spada

Il primo Eduardo di Mario Martone: “Il sindaco del Rione Sanità” al Piccolo Teatro.
Mario Martone, eclettico regista cinematografico e teatrale fresco di prima scaligera, è molto chiaro su questo suo primo Eduardo De Filippo: fino ad ora infatti si era tenuto ben lontano e non per caso dal più noto drammaturgo della sua città, Napoli.
La ragione di questo evitamento apparentemente stridente sta nel fatto che, solo fino pochi anni fa, la prassi esecutiva legata al De Filippo “attore” sovrastava quasi completamente il drammaturgo. I testi di De Filippo, insomma, potevano credibilmente essere messi in scena quasi solo da lui stesso o, successivamente, dal figlio Luca, purtroppo prematuramente scomparso alle fine del 2015.
Ora la distanza storica, sembra dirci Martone, è sufficiente per riaccendere i riflettori sul De Filippo autore, ed ecco allora, dal 9 al 28 gennaio, “Il sindaco del Rione Sanità” al Piccolo Teatro con la sua regia, in una co-produzione che coinvolge fortemente il Napoli Est Teatro di San Giovanni a Teduccio, una delle zone maggiormente protagoniste, in passato, di episodi di cronaca nera legati alla Camorra ed oggi rifiorita proprio grazie all’impegno di molte e molti giovani donne e uomini di teatro.
Ed il “sindaco” del Rione Sanità è proprio un camorrista: in scena per Martone sarà Francesco Di Leva, classe 1978. E qui il regista contravviene in modo clamoroso alla volontà di Eduardo, che aveva esplicitamente indicato per la figura di Don Antonio un attore maturo, come a voler porre l’accento su un mondo al tramonto, che si dibatte attorno a un concetto discutibile di giustizia e onore.
Di Leva invece ci offre un protagonista nel fiore degli anni, energico. Sembrerebbe proprio uno (più che legittimo, se non addirittura opportuno) strizzare l’occhio al mondo di “Gomorra”, e lo lascia intendere anche Anna Bandettini su Repubblica, ma indipendentemente da questo, noi riteniamo che la grandezza di un testo teatrale vada vagliata proprio sulla duttilità che lo stesso mostra tra le mani sapienti di un regista. Che le violazioni intelligenti e motivate delle regole, nell’arte, valgano insomma ben più del rispetto della tradizione, della maniera manierata.
Motivo per cui, questo Eduardo che “tradisce” Eduardo, è certamente da vedere.

Scritto da Mario Macchitella