Archiviati a tempo indeterminato i suoi Neurosis alla voce “leggenda”, sono ormai diversi anni che Scott Kelly gira il mondo in solitaria nelle vesti di “man in black”, accompagnato semplicemente dalla sua fedele chitarra acustica e dai fantasmi di una vita. Vi basti ascoltare la cover di Cortez The Killer di Neil Young per capire che, col suo dark-folk apocalittico, il vecchio Scott riesce a riunire sotto lo stesso tetto i fedelissimi degli Swans o i nostalgici dei Black Heart Procession. E infatti le sue composizioni brumose possono ricordare facilmente proprio le produzioni da solisti di Michael Gira o Pall Jenkins. Qualcosa che conosciamo, certo, ma a suo modo imprevedibile, perché sappiamo anche che l’ex sciamano del metal nasconde sempre un lato oscuro. Anche questa volta, quando condividerà il palco con John Judkins, già in Today Is The Day e Rwake: due senatori dell’avantgarde metal alle prese con le radici country dell’America.