I Telescopes sono il baluardo di una resistenza shoegaze che non è mai scesa a compromessi. In 30 anni Stephen Lawrie non ha mai sacrificato l’abuso di feedback e paranoia in favore di melodie eccessivamente dolciastre, non ha mai smesso di guardarsi le scarpe durante i concerti, di fare dischi onirici ai limiti del puro rumore fregandosene del successo, ma pure di essere un riferimento per tanti arrivati dopo di lui (dai Warlocks in giù). Lo dimostrano i suoi ultimi dischi: gli strati ossessivi di Hidden Fields e il più recente e narcotico Stone Tape, licenziato dalla casa editrice e label romana Yard Press. Stasera venite a omaggiare questo culto immortale da Stadlin, dove Stephen presenterà in un inconsueto e intimissimo live acustico i brani contenuti nell’album ispirato alla “Stone Tape Theory” – teorizzata da Thomas Charles Lethbridge nel 1961 – secondo cui i materiali inanimati possono assorbire energia dagli esseri viventi e “riprodurla” in determinate condizioni. Eccezionali almeno quanto la mente visionaria di Lawrie.