Nell’area dove oggi sorge il Giardino del Guasto c’era nel sedicesimo secolo un parco a forma di collinetta eretto con gli scarti di un palazzo distrutto che apparteneva ai Bentivoglio. Dopo la dipartita dell’influente famiglia bolognese, nella zona rimasero solo rovine e detriti, anche dopo la costruzione del Teatro Comunale (1763). Via del Guasto era praticamente una discarica a cielo aperto. Durante la seconda guerra mondiale fu poi costruito un rifugio sotto all’attuale Giardino, fatto di corridoi e gallerie che esistono ancora. Ma l’area rimase comunque abbandonata e invasa dalla monnezza fino al 1972 quando il Comune affidò la riqualificazione all’architetto Rino Filippini, che progettò lo spazio surreale che tutti oggi conosciamo. Che dire: i tossici sono solo l’ultimo tassello di una storia di degrado. Eppure il Giardino del Guasto rimane un’opera urbana incredibile.
Giardino del Guasto

Foto di Asia Giannelli
Alternative in zona
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Via Zamboni 33/35, Bologna
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Biblioteca Walter Bigiavi
Via delle Belle Arti 33, Bologna
a 220 mt

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Via Mascarella 24/B, Bologna
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Libreria di Cinema, Teatro e Musica
Via Mentana 1/C, Bologna
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Orto Botanico di Bologna
Via Irnerio 42, Bologna
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Bere e mangiare in zona
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Trattoria Anna Maria
Via Belle Arti 17/A, 40126 Bologna
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Tò Stekì
Largo O. Respighi 4, 40126 Bologna
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