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Le migliori mostre del Fuorisalone dal 2005 a oggi

Zero edita la guida al Fuorisalone dal 2005, abbiamo scelto una mostra all’anno

Scritto da Lucia Tozzi il 23 marzo 2017
Aggiornato il 3 aprile 2019

M/M Paris Introduces Playful Iconography - Plusdesign Milano

Un elenco delle migliori mostre del Fuorisalone è un’impresa eccezionale perché bisogna spulciare su database costruiti ai tempi del Commodore 16 o giù di lì, riviste ingiallite dal tempo (si spera), archivi online senza spazi, senza punteggiatura e soprattutto senza interlinea. C’è anche da dire che alcuni eventi di questa selezione (non tutti per fortuna) neanche li avevamo messi su Zero, perché la legge della muffa è particolarmente crudele al Fuorisalone: una cosa che era buona un anno, l’anno dopo è noiosa e quello dopo ancora fa schifo, e non si riesce mai a indovinare quale sarà la mostra delle mostre.

2005 Domus Circular – Stadio G. Meazza
Il futuro dell’arte audio-visiva contemporanea si fa a San Siro, grazie a Stefano Boeri allora direttore di Domus. La coreografia, di solito appannaggio delle curve, è affidata a Matthew Barney, Arto Lindsay, Jimmie Durham, Alejandro Jodorowsky e altri fuoriclasse. Nel frattempo, nel garage, si balla.

Locandina di "Circular", San Siro, Milano 2004
Locandina di “Circular”, San Siro, Milano 2004

2006 Bless/Guixé – Spazio Lima
Overdose esperienziale (nella foto di copertina): perdersi tra le nebbie di gin tonic – descritte da Guixé come “fenomeno metereologico artificiale basato sull’ingegneria atmosferica” – per poi dissolversi in Bless N°29, tappezzerie dove muoversi come in un collage. Spazio fluido, labirinto futuribile, caleidoscopio iconografico.

Martì Guixé GatFog
Martì Guixé GatFog

2007 Design Academy Eindhoven – Museo Minguzzi
Dutch do it better: mentre i sudditi di Beatrice occupano le zone strategiche della città, i più giovani, neolaureati ed ex studenti, presentano un’antologia di lavori al Museo Minguzzi. Le caratteristiche sono quelle del censimento, una nuova diga che argina e confina un fiume in piena di creatività e progetto. I sogni precedono sempre le invenzioni.

2008 Fabio Novembre – Insegna anche a me la libertà delle rondini – Rotonda della Besana
La mostra è storica non tanto per l’allestimento che incrociava futurismo ed estetica Nike, ma per il lancio delle mitiche sedie “Him” and “Her” per Casamania, quelle con i culi scolpiti.

2009 Droog all’Isola – Via Alserio
La gentrificazione dell’Isola non era ancora definitiva, e nonostante numerosi tentativi non erano ancora riusciti a stabilizzare l’”Isola design district” che ora ha assunto la consistenza di brand. Droog però aveva scelto un garage di una via un po’ imboscata, via Alserio, e aveva ospitato la bellissima House of Furniture Parts di Studio Makkink & Bey: una casetta-stanza in compensato nelle cui pareti sono intagliate (col CNC) pezzi di sedie, tavoli, sgabelli da assemblare: contenitore e contenuto insieme.

2010 Quali cose siamo – Triennale Design Museum 3
Mai il TDM è stato così sorprendente ed emozionante. Alessandro Mendini sorprese sia i fan che i detrattori con un flusso di straordinaria intelligenza di moltissimi oggetti e opere, selezionati e raccontati con una chiarezza e una leggerezza – ma soprattutto una poesia – assolutamente ineguagliabili, lontani dal suo stesso stile. I gormiti in pole position.

Quali cose siamo - Triennale Design Museum 3
Quali cose siamo – Triennale Design Museum 3

2011 Twilight by Tokujin Yoshioka – Moroso Showroom
Lo showroom di Moroso in via Pontaccio è il posto più interessante del salone mobiliere. Nel 2011 l’atmosfera lunare dell’installazione di Tokujin Yoshioka, ottenuta con una nebulizzazione ahimé astemia e fasci di luce, in cui sospese come nel mondo fluttuante si trovavano piazzate le poltroncine Moon, ha mandato in visibilio il popolo di Brera.

2012 Librocielo – Biblioteca Pinacoteca Accademia Ambrosiana
Un progetto visionario di Attilio Stocchi: una passeggiata notturna, sonora e luminescente fatta di rimandi e cicalecci tra i libri della Biblioteca Ambrosiana, con un omaggio per niente ovvio all’antica Mediolanum. Brividi.

Librocielo, Biblioteca Pinacoteca Accademia Ambrosiana
Librocielo, Biblioteca Pinacoteca Accademia Ambrosiana

2013 Analog Blast by Domus – Casa degli Atellani
Il design attraverso le lenti di Ramak Fazel, fotografo di fama mondiale di origine iraniane che più di ogni altro è riuscito a entrare nella vita e nel contesto artistico e umano dei grandi protagonisti del design. Scatti in posa e rubati di, tra gli altri, Sottsass, Toyo Ito, Magistretti, Holl, Zanuso, Starck, Nouvel, Fuksas, Irvine.

2014 Baas in Town – Garage Sanremo
Uno degli appuntamenti più divertenti di sempre al Fuorisalone: un piccolo circo del design realizzato dal designer Maarten Baas per gli spazi dell’ex garage Sanremo nel nuovo distretto 5Vie.

Baas in Town
Baas in Town

2015 Nilufar Depot – inaugurazione Nilufar Depot
Il Depot affacciato sullo Scalo Farini è leggendario: Massimiliano Locatelli di CLS architetti ha progettato uno spazio ispirato al Teatro alla Scala di Milano. Un fabbricato di 1.500 mq. su 3 piani che ospita la collezione di design storico e contemporaneo raccolta dalla gallerista Nina Yashar.

2016 M/Maison by M/M Paris – Plusdesign
Il fulcro sperimentale di Ventura Lambrate, l’imperdibile Plusdesign di Caputo e Martinazzoli, si espande sia nel cortile di via Ventura 6, dove ci saranno il duo M/M Paris (Mathias Augustyniak e Michael Amzalag, che hanno fatto la storia della grafica), gli artisti delle residenze (tra cui Amalgamma da Londra, Jeongseob Kim dalla Korea, Nina Van Bart, e gli immancabili Aart Van Asseldonk e Dirk Vander Kooij, più gli oggetti prodotti da Lucas Munoz, Duccio Maria Gambi e Canedicoda) sia in via Ventura XV, dove abbiamo visto i famosi picos colombiani che aspettiamo da mesi.

2017 Studio Formafantasma – “Foundation” – Spazio Krizia
Camminando in punta di piedi sui confini tra l’attento e delicato design e l’opera d’arte, sospesi in aereo tra l’Italia e l’Olanda dove lavorano e insegnano, il duo di Formafantasma è atterrato al Salone del Mobile presentando, in parallelo alla mostra Foundation allo Spazio Krizia, il primo prodotto industriale in collaborazione con Flos a Euroluce.

2018 Alcova, il centro di NoLo – Alcova
Un’ex fabbrica di panettoni (COVA) a NoLo, vicino ai prestigiosi magazzini sotto la ferrovia di Ventura Centrale e all’amato Sam Baron di Fabrica. Organizzato insieme a Studio Vedèt, ALCOVA ha ospitato più di 20 espositori, di sicuro ad alto tasso di sperimentazione, tra cui giovani collettivi come Also Known As, designer noti come Gijs Bakker, Hans Maier Aichen, Buro Belén, studi che reinterpretano l’artigianato, le eccellenze e le tradizioni italiane come Bloc Studios e Architetti Artigiani Anonimi. Il salone cool quest’anno èqui, North of Loreto. Ce l’hanno fatta.