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Natasha Slater

La notte vista da Natasha Slater e raccontata attraverso un identikit per il numero speciale Grande! Zero - La notte di Milano.

Scritto da Emanuele Zagor Treppiedi il 18 ottobre 2017
Aggiornato il 26 ottobre 2017

Luogo di nascita

Londra

Mente del party Punks Wear Prada oggi non organizza più serate ma eventi per i brand della sua agenzia di PR Natasha Slater Studio.

A che ora inizia il giorno e a che ora finisce la notte? Qual è la magia che distingue la notte dal giorno?
Inizio la mia giornata alle ore 7 del mattino, ma se faccio molto tardi mi concedo di dormire fino alle 9/10.

Descrivi in una frase la notte di Milano.
It’s not rock’n’roll anymore

La tua prima notte folle.
Era sabato sera al Camden Palais a Camden Town, non avevo l’età legale per fare clubbing, però mi hanno lasciato passare. Ero completamente sedotta dalla situazione: tutti in ecstasy, tutti abbracciati, sudati, uniti con la musica, la gente che sorrideva e ballavano per ore con i sorrisi in faccia. Quello mi ha fatto innamorare del mondo della notte: l’unione di tante tipologie di gente che per una notte lasciano a casa la loro identità, i loro problemi, per unirsi con gli altri attraverso la musica. Bei tempi.

Come ti prepari e come inizia la tua serata?
Esco molto poco e oggi non organizzo più serate nightlife, però continuo a mi dedicarmi a organizzare eventi per i miei clienti della mia agenzia di PR Natasha Slater Studio e per brand nel settore lusso. Sono sobria da un anno e mezzo è stato il mio modo per evolvermi e rimanere ispirata nel mio lavoro.

La vita è un party o i party aiutano a vivere?
Non c’è niente come la musica che ti trasporta via o ti fa sognare di posti lontani. Io senza i party non sarei sopravvissuta!

Qual è l’evento dei tuoi sogni che vorresti organizzare?
Se potessi tornare indietro nel tempo organizzerei qualcosa allo Studio 54.

Cos’hai scoperto di notte e cosa sogni di scoprire ancora nella notte?
Credo di avere una maggiore consapevolezza dei giovani e di cosa vogliono. Quello che mi piace della notte è che è un altro mondo dal giorno: puoi essere qualcun altro e non sei giudicato, puoi andare fuori agli schemi.

Qual è la cosa più bella di lavorare di notte?
Che vivi e conosci la gente veramente. A una certa ora nessuno ha segreti, però chi lavora di notte sa molto bene di non mischiare quello che accade di notte con il giorno.

Una persona della notte che è diventata importante anche di giorno?
Il mio miglior amico Martin Ahearne a Londra e il papà di mia figlia (e musicista) Anders Christensen con cui siamo separati da anni, ma è stato un incontro che ha cambiato la mia vita per sempre.

Ti sei mai innamorata di notte?
Oh Yes! Più volte, ma gli amori notturni non sono quelli che durano.

Instagram o facebook? Stories o status?
Instagram.

Il luogo nel mondo con la “mejo” nightlife?
Londra credo che sia la città più importante al mondo per quanto riguarda la musica e l’underground, è la città in cui sono cresciuta e che mi ha formato in tutti i sensi.