Agli albori di maggio si chiude il sipario sulla quarta edizione di Inner_Spaces, la rassegna che da ottobre, anche quest’anno, ha animato l’Acusomonium con le tonalità di alcuni dei maggiori esponenti in ambito elettronico-sperimentale contemporaneo. In tal senso, non poteva mancare Roly Porter a concludere con un’escursione nei panorami sci-fi a suon di dark ambient, spazializzazione avanguardistica e deviazioni noise alla Prurient. L’artista inglese ha un passato nella scena dubstep/industrial come Vex’d insieme a Jamie Teasdale (Kuedo), cominciando a produrre in solo dal 2011 sulla sua Subtext – fondata insieme a Paul Jebanasam (con il quale collabora anche sullo show audio-visual ALTAR) e James Ginzburg (Emptyset, 30Hz…). Se il suo esordio Aftertime è ispirato alle emissioni delle onde radio che i pianeti di Dune emettono nel libro di Frank Herbert, la sua ultima impresa Third Law – primo LP su Tri Angle – vuole avvicinare l’ascoltatore allo spazio ignoto, evocando Cities In Flight di James Blish con venti solari, emissioni radio, tonalità aliene, droni e linee di basso sincopate. A introdurlo sarà il senese Giulio Aldinucci – attivo in campo elettroacustico da più di un decennio su etichette come Dronarivm, Home Normal, Karlrecords di Thomas Herbst – il quale presenterà un set originato dal suo interesse per la dimensione sonora degli spazi sacri, coniugando soundscape ed elettronica. Con una chiusura di stagione così, impossibile non essere già impazienti per la prossima.
Scritto da Vittoria De Franchis