Molti si ricordano della performance orchestrata da Haegue Yang, sudcoreana, alla Tate nel 2012. Delle grandi e spettacolari strutture metalliche su ruote venivano trasportate nello spazio da performers, mentre il pubblico era invitato a interagire cantando, parlando, suonando una batteria o muovendo le luci sulla scena.
L’aspettativa per la sua presenza in Triennale è grande.
Scritto da Giada Biaggi