Soffia vento di cambiamento al Teatro dell’Arte con la nomina a curatore artistico di Umberto Angelini, vero guru in materia di avanguardie performative (Uovo docet) e la recente presentazione della programmazione sino a giugno.
Certo la sala di viale Alemagna ci ha abituati a cambiamenti al vertice abbastanza frequenti, ma ci piace pensare che questo sia l’inizio di un percorso che faccia del Teatro un punto di riferimento per le performing arts e la ricerca.
Primo appuntamento on stage di questo percorso è con il collettivo catalano Agrupación Señor Serrano, Leone d’Argento per l’Innovazione teatrale alla Biennale di Venezia 2015. Sul palco A House in Asia vero e proprio marchingegno teatrale, fatto di modellini in scala, proiezioni video, regia in presa diretta e performance, per raccontare la più importante caccia all’uomo del XXI secolo: la localizzazione e l’uccisione di Osama Bin Laden.
Un “western teatrale” in cui la realtà e le sue proiezioni si sovrappongono, disegnando un ritratto pop impietoso del decennio post 11 settembre.
Scritto da Sara Prandoni