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gio 21.09 2017 – dom 24.09 2017

Celebriamo la ricchezza del cinema lesbico: Some Prefer Cake 2017

Dove

Nuovo Cinema Nosadella
Via L. Berti 2/7, 40131 Bologna

Quando

giovedì 21 settembre 2017 – domenica 24 settembre 2017

Quanto

€ 6 (55 abbonamento)

Contatti

Sito web

Era il 2007 quando Luki Massa, regista, sceneggiatrice, fotografa, attivista politica, studiosa di storia e cultura lesbica, creò Some Prefer Cake, il festival internazionale di cinema lesbico che torna quest’anno – dopo due anni di stop – con la sua nona edizione negli spazi del Nuovo Cinema Nosadella.
Sotto la direzione artistica di Marta Benich, festival vuole essere un omaggio trasversale a Luki ad un anno dalla sua scomparsa, e a tutte quelle donne e lesbiche forti che in un modo o nell’altro, per carattere e azioni, richiamano la sua vita. Documentari, lungometraggi, cortometraggi e incontri animeranno le quattro giornate del festival per promuovere un immaginario fuori dal mainstream del mondo lesbico con una programmazione di eventi che non sarà solo celebrativa, ma anche costruttiva.
Ed ecco, allora, la tavola rotonda Un ricordo politico di Luki per ripercorrere il suo percorso e Non più: lesbiche perché…ma lesbiche così l’incontro dedicato Simonetta Spinelli, attivista e femminista recentemente scomparsa. A completare l’omaggio diretto a Luki sono le proiezioni di alcune sue opere filmiche come Rapido finale con passione (1999), Fuoricampo (2007) e Split (200/), e due mostre fotografiche specchio dello sguardo politico e passionale sulle donne, sulle lesbiche e sul mondo realizzate grazie ai materiali d’archivio messi a disposizione dall’Associazione Luki Massa.
Ad altre donne e lesbiche il cui pensiero e azioni hanno segnato la cultura degli ultimi decenni sono dedicate le biopic che regalano allo spettatore un mosaico di ritratti. Tra queste Jewel Thais-Williams proprietaria del The Catch di Los Angeles, la più antica discoteca lgbt di proprietà nera in America, la cui storia è raccontata da Jewel’s Catch One (2017); Donna Haraway dal femminismo franco e allegro oltre le categorie di genere, alla quale è dedicato Donna Haraway: Story Telling for Earthly Survival (2016); Chavela Vargas, la cantante messicana che con la sua forza anticonformista ha segnato l’immaginario lesbico del suo tempo rinunciando a gonne trucco per presentarsi al suo pubblico indossando pantaloni e poncho, e i cui amori, dolori, dipendenze e forza sono raccontati da Chavela (2017), uno dei documentari più amati all’ultima Berlinale. A contribuire alla costruzione di questo mosaico storico, sociale, ma soprattutto personale, due film omaggi ad altrettante figure del femminismo: l’italiana Lina Mangiacapre e la newyorkese Diane Torr rispettivamente con Lina Mangiacapre artista del femminismo (2015) e Man for a Day (2012).
Oltre al documentario grande spazio ad altri linguaggi espressivi già a partire dalla serata inaugurale di giovedì con le letture dell’attrice Paola Cavallin e il mini show case live di Una – progetto solista della cantautrice Marzia Stano – seguiti nei giorni successivi da film d’animazione, corti e web series come Wonders Wander (2017), pensata per i dispositivi mobili sulle nuove tematiche della generazione queer alternativa ,e The F word, docu-serie comica sul percorso verso l’adozione di una coppia lesbica di Oakland.
Tanti anche gli eventi collaterali tra aperitivi, dj set e l’official party in programma per sabato negli spazi di Elastico Fa/ART con il live/performance di Senith In between nel quale l’uso del corpo è strumento per ridisegnare e muovere un ideologico immaginario “queer” della femminilità. Qui il programma completo.

Scritto da Guendalina Piselli