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Giangi Giordano

La notte vista da Giangi Giordano di Virgo e raccontata attraverso un identikit per il numero speciale Grande! Zero - La notte di Milano.

Scritto da Emanuele Zagor Treppiedi il 18 ottobre 2017

Data di nascita

25 ottobre 1991 (32 anni)

Luogo di nascita

Crema

Attività

Direttore artistico

Di origini milanesi e amalfitane, si divide tra il cinema d’autore e la moda come visual consultant e stylist. È tra gli ideatori della one night dedicata all’universo femminile Virgo.

A che ora inizia il giorno e a che ora finisce la notte?
Si potrebbe dire che l’inizio del giorno coincida con il momento esatto del proprio risveglio, mentre la notte forse non finisce mai veramente…

Qual è la magia che distingue la notte dal giorno?
La notte ha un’emotività sfrenata e indelebile, è questa la sua magia.

La notte di Milano.
La notte di Milano è la prova concreta che vivere soltanto di giorno non è sufficiente.

La tua prima notte folle.
La mia prima volta al vecchio Plastic in viale Umbria. Mi lasciai travolgere da quell’aria di sana follia, in quel luogo dove ognuno poteva mascherarsi ed essere veramente se stesso senza strani sguardi o pregiudizi. Ebbi realmente l’impressione di aver varcato la soglia di un mondo parallelo in cui tutto brillava, in cui niente era mai “troppo”.

Come ti prepari e come inizia la tua serata?
Il rituale della mia beauty è decisamente lungo. L’ultima cosa che faccio prima di uscire di casa e che segna l’inizio ufficiale della serata è mettere il profumo: è un tocco fondamentale e fa in modo che la gente avverta la mia presenza anche senza vedermi.

Cosa ascolti quando balli davanti allo specchio prima di uscire?
Dall’inizio di Virgo lo scorso anno, ho un appuntamento fisso con “Moi Lolita” di Alizée, lei e altre canzoni italiane o francesi le balli davanti allo specchio con una grande fluidità e coordinazione.

La vita è un party o i party aiutano a vivere?
I party aiutano a vivere, decisamente.

Qual è l’evento dei tuoi sogni che vorresti organizzare?
Con Virgo stiamo organizzando degli eventi per celebrare la femminilità e far passare il concetto che la diversità è sinonimo di bellezza, agiamo riunendo energie al femminile e lo facciamo per favorire le altre donne. Mi piacerebbe che il nostro messaggio arrivasse in alto per coinvolgere artisti importanti e personalità che stimo, i quali potrebbero diventare degli ambassador di Virgo nel mondo. Non vorrei fare nulla di diverso da quello che faccio.

Cos’hai scoperto di notte e cosa sogni di scoprire ancora nella notte?
La notte è una scoperta continua e imprevedibile: un mondo affascinante e fragile. Si innescano dinamiche, si creano legami, si cambiano le cose, a volte anche inconsapevolmente. Sogno che tutto questo continui, sogno che la notte non finisca mai di stupirmi.

Qual è la cosa più bella di lavorare di notte?
Entrare in contatto con le più svariate tipologie di persone e osservarle in modo indiscreto senza che se ne accorgano.

Una persona della notte che è diventata importante anche di giorno?
I miei rapporti personali più importanti e intimi sono sempre nati alla luce del sole.

Ti sei mai innamorato di notte?
Infatuato, affascinato e divertito sì, ma innamorato no. Forse non sono mai stato innamorato in generale.

Instagram o facebook? Stories o status?
Instagram e status, sono ossessionato dalle fotografie nella loro purezza e dalle parole scritte. Sono entrambi due strumenti con cui riesco a comunicare molto bene il mio essere.

La discoteca e il party più belli di sempre?
Il Plastic di viale Umbria con i suoi storici “House of Bordello” il sabato sera. Quelle notti mi rimarranno sempre nel cuore.

Il luogo nel mondo con la “mejo” nightlife?
Parigi. ho sempre la sensazione che tutto: dagli incontri più surreali alle fantasie più proibite e irrealizzabili possano accadere nelle notti parigine.