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Dafne Boggeri e Sara Serighelli

È arrivato il terzo episodio di SPRINT, il salone dell'editoria indipendente e d'arte. Le due menti di questa tre giorni intensissima ci descrivono com'è.

Scritto da Angela Maderna il 26 novembre 2015
Aggiornato il 23 gennaio 2017

Dopo due edizioni di SPRINT, ormai questo weekend autunnale all’Isola dedicato all’editoria più sperimentale, intelligente e radicale che si possa trovare in giro è atteso con enorme impazienza. I negozi, le librerie, i bar (quelli meno fighetti), gli abitanti dell’Isola vengono tutti mobilitati e coinvolti nell’organizzazione dalle due persone che ci mettono il cervello e l’energia: Dafne Boggeri e la sfuggentissima Sara Serighelli di O’. Eccole a voi.

Dafne Boggeri, foto Ilenia Arosio
Dafne Boggeri, foto Ilenia Arosio

Come e perché è nato SPRINT?
Dafne Boggeri: Nel 2012 O’ ha ospitato Full Moon Saloon, un progetto in 13 tappe che ho realizzato in tutte le notti di luna piena. Il 12° episodio, dal titolo Edizioni Straordinarie, è stato un momento dedicato a divagazioni, approfondimenti e fantasie sull’editoria indipendente, credo che questo punto della storia abbia segnato qualcosa di tangibile su un percorso che poi si è trasformato. La volontà di fare qualcosa di simile c’era da molto tempo e l’invito di O’ lo ha reso possibile.

FULL MOON SALOON - Blood Becomes Water, 2012
FULL MOON SALOON – Blood Becomes Water, 2012

Sara Serighelli: Precedentemente su un versante più storico e ampio era cominciata una collaborazione con Giorgio Maffei, bibliofilo e collezionista torinese che ha dato luogo ad INTERMEDIA_rassegna di altri media d’artista, un ciclo espositivo che tra il 2009 e 2012 si è articolato in 4 episodi sviluppati per tematiche e segmenti. Il primo appuntamento in particolare, 10-una generazione di libri d’artista, 1999-2009, a settembre 2009, è stato quello più fortemente orientato all’editoria e al libro d’artista contemporanei che, insieme a edizioni rare e preziose, presentava anche diverse pubblicazioni italiane ed europee in consultazione. Negli stessi anni abbiamo conosciuto Dafne, avuto modo di lavorare insieme e quell’episodio di Full Moon Saloon ha traghettato in maniera molto naturale tutta una serie di pensieri e intenzioni che si sono incontrate dando vita a SPRINT.

Sara Serighelli (alone di)
Sara Serighelli (alone di)

Come funziona?
D.B.: Una parte dell’organizzazione è dedicata al salone, un’altra al programma collaterale. In entrambi i casi si cerca di affrontare la molteplicità del formato editoriale, anche sformandolo, come nel caso della collaborazione con la piattaforma booksonline.fr. Gli editori e artisti sono selezionati in base ad uno sguardo che tiene conto di una visione specifica e generale, con contributi che cambiano e realtà che consideriamo stabili, e che hanno tutte accesso allo spazio gratuitamente.
S.S.: per ogni edizione si fa anche un ragionamento che metta in relazione contenuto e contenitore e per questo vengono individuati dei luoghi in grado di ospitare i progetti collaterali al salone. Quest’ultimo si svolge da O’ tipicamente il sabato e la domenica mentre gli appuntamenti collaterali come gli incontri, le mostre, le proiezioni o le performance iniziano già dal venerdì. In particolare quest’anno e a differenza delle edizioni precedenti, abbiamo pensato di far coincidere l’apertura di SPRINT con l’inaugurazione della mostra di Nathalie Du Pasquier Tomorrow I Could Say Something Else che aprirà venerdì 27 novembre alle 18.30 presso lo spazio AGALMA, in via Confalonieri 36. Questo sarà l’unico appuntamento per quella giornata. I giorni seguenti, 28 e 29 novembre vedranno invece l’apertura e lo svolgersi del Salone e di tutto il programma, dalle 13.00 alle 20.00. Abbiamo pensato che in questa maniera fosse più chiara ed efficace sia la comunicazione che l’organizzazione dei contenuti. Altra considerazione importantissima è facilitare lo spostamento e l’attenzione del pubblico sui vari luoghi-formati, e anche per questa ragione, abbiamo pensato di spostare i talk (ve ne saranno tre sabato e tre domenica) nel piano seminterrato di O’ che è SoundOhm. I progetti espostivi (Display) come Blade Banner, Good Press, l’intervento di Parasite 2.0 e Montez Press vengono invece presentati negli spazi del quartiere (Aladino, Pijama, EVASTOMPERstudio). Abbiamo mantenuto come lo scorso anno un workshop di stampa risograph con Clément Rouzaud e Pierrick Brégeon da ATTO e la lettura portfolio a cura di YET e Micamera.
Tutti gli appuntamenti di SPRINT sono a partecipazione gratuita per pubblico ed espositori, ad eccezione del workshop che ha una piccola quota che copre i materiali.

Folder exhibition by Giorgio Maffei Collection at Agalma
Folder exhibition by Giorgio Maffei Collection at Agalma

 

Ricordo che c’era una rete di ospitalità per accogliere gli espositori internazionali, è ancora così?
D.B.: Cerchiamo di agevolare l’ospitalità, anche se la formula si è ridotta notevolmente rispetto al primo anno. Probabilmente con l’impegno di molti su airbnb è diventato più complicato per tutti gestire questo aspetto, e incastrarsi negli interstizi spazio/temporali di chi ci vorrebbe sostenere è sempre più acrobatico, per fortuna in qualche caso ci si riesce.
S.S.: Quest’anno abbiamo messo a disposizione degli ospiti una serie di contatti con persone che, in una forma simbolica o gratuita, potessero dare disponibilità di una stanza, un letto o di un appartamento. Apparentemente sembrerebbe più semplice, ma l’iter che seguiamo è praticamente lo stesso. Il primo anno abbiamo offerto ospitalità a tutte le persone venute da fuori Milano, oggi l’abbiamo concordata insieme alle persone che l’hanno esplicitamente richiesta come condizione per poter partecipare al Salone.

2015 BLADE BANNER nonewhite di Elena Radice
2015 BLADE BANNER nonewhite di Elena Radice

Quindi si possono realizzare eventi di qualità con piccoli budget?
D.B.: Non lo escludo, il nostro è un tentativo che ha la volontà di crescere sempre, in qualche direzione, non per forza quella verticale.
S.S.: Chiaramente un’economia è necessaria e vitale, ma senza dubbio direi si, è possibile realizzare progetti di qualità con piccoli budget. Questo presuppone una rete di persone molto generose e disponibili in termini di tempo, attenzione, supporto ed energie capaci di facilitare tutta una serie di passaggi, da questioni squisitamente logistiche (come avere un’auto o un furgone, oppure uno studio, un laboratorio, uno show-room), piuttosto che tecniche (possedere un generatore, una tipografia, un magazzino edile, una grande cucina, tante sedie, dei proiettori…) ma anche di puro affetto ed empatia (ospitare qualcuno, fare volantinaggio, trasformarsi in un pony express, risolvere emergenze tecniche o imprevisti umani…)

ᵞS╚◭ℵ⊅∿ by Derek Di Fabio
ᵞS╚◭ℵ⊅∿ by Derek Di Fabio

Perché è importante per voi coinvolgere il quartiere?
D.B.: L’Isola ha caratteristiche speciali che facilitano scambi e passaggi fra le realtà che la abitano, ma non escluderei a priori qualsiasi altra zona del centro o della periferia.
S.S.: È il luogo che abitiamo ogni giorno e nel corso degli anni si sono costruite con le persone che ci vivono e lavorano delle collaborazioni, una conoscenza reciproca ed una familiarità che sono diventate una bellissima risorsa e in particolare per SPRINT, molto preziosa.

Salone STAY ALONE (Tokyo)
Salone STAY ALONE (Tokyo)

La prima edizione è stata un successo, poi confermato anche per la seconda, ve l’aspettavate?
D.B.: Siamo sempre arrivati talmente “alterati” al giorno dell’inaugurazione che l’unico obiettivo credo sia stato sempre quello di arginare i danni, i bilanci sono stati fatti dopo, senza troppe aspettative anche se quest’anno abbiamo qualche certezza in più, credo che Beyoncé abbia fatto un tweet su di noi o forse mi confondo…
S.S.: …In effetti accumuliamo parecchie tensioni nella costruzione di tutto, qualche petardo che scoppia inaspettato c’è sempre, ma devo dire che è molto bello quando le persone – i publishers, gli ospiti e gli host, i volontari e i visitatori – danno feedback positivi. Nelle tre giornate del salone però l’attenzione è tutta rivolta a far sì che le cose funzionino.

Club Deserto performance by Iacopo Miliani
Club Deserto performance by Iacopo Miliani

Dove scovate gli editori che invitate a partecipare?
D.B.: Sono percorsi che spesso si incontrano sulla rete, attraverso il passaparola o visitando per caso posti strampalati in zone improbabili. A volte poi sono gli editori stessi a scovare noi, segnalandoci materiale e introducendo i loro progetti, questo aspetto lo apprezziamo molto, anche se non sempre si possono assecondare tutte le aspettative.

Salon Oficina Arara (Porto)
Salon Oficina Arara (Porto)

Quali sono, se ci sono, le fiere/saloni che in qualche modo vi hanno ispirato?
D.B.: È stata fondamentale l’esperienza del primo Zine Sezession del 2008 ospitato nello spazio Perla-Mode di Zurigo, con la partecipazione dall’Italia di Camilla Candida Donzella, poi altri punti di riferimento sono stati il Salon light di Parigi, che dal 2005 è cresciuto molto e il più intimo e raccolto Copeland Book Market di Londra.
S.S.: Per noi la scoperta è avvenuta dopo, nel “making of” di SPRINT l’ispirazione l’ha portata Dafne. La fiera che avevo visitato precedentemente (nel 2007 e 2008) era la New York Art Book Fair organizzata da Printed Matter. Una dimensione importante e già estremamente strutturata. Nel 2012 abbiamo aperto Folder, il bookshop di O’ e una prima selezione di titoli e publishers venne curata da Cristoph Schiefferli. Questo per dire che per quanto ci riguarda, più che da alcune fiere l’ispirazione è arrivata da persone singole: artisti, editori, bibliofili, appassionati.

Salone Ultra Eczema
Salone Ultra Eczema

Dopo queste prime 2 edizioni che idea vi siete fatte del mercato dell’editoria d’arte? Esiste anche al di fuori degli addetti ai lavori?
D.B.: Si esiste, perché è un modo semplice di diventare collezionisti, per supportare direttamente il percorso di alcuni artisti che spesso si autoproducono.
S.S.: Esiste se si contempla il bacino degli addetti ai lavori nel senso più ampio che si possa intendere e se si considera che certi contenuti possono essere davvero trasversali. Chi compra queste pubblicazioni lo fa certamente per un motivo d’interesse che va dal collezionismo, come suggerisce Dafne, alla pura curiosità e al piacere di acquistare, piuttosto che di supportare il lavoro di un autore o un’idea..

Libros Mutantes Show at Agalma
Libros Mutantes Show at Agalma

Gli editori che invitate sono soddisfatti di vendite e incontri che fanno durante SPRINT?
D.B.
: A giudicare da come rientrano “alleggeriti” e dai loro commenti direi di sì.
S.S.: Concordo.

MUNINN & HUGINN by Mariagloria Posani
MUNINN & HUGINN by Mariagloria Posani

Voi dove acquistate libri e riviste a Milano?
D.B.
: Alla Libreria del Mondo Offeso e a SPRINT.
S.S.: Da Micamera, B**K, Folder, libreria L’Atalante e SPRINT.

37Poster_Catalogo by Margarida Magalhães

E dove vi piace andarli a leggere o sfogliare?
D.B.: Su un muretto, al sole.
S.S.: In cima al Monte Stella.

Salon Soybot (Vienna)
Salon Soybot (Vienna)

 

Quali sono i luoghi che frequentate a Milano nel tempo libero (per bere qualcosa, mangiare o andare a ballare)?

D.B.: Bere da OTTO e da Polpetta D.O.C.; mangiare spesso in due posti piccoli, L’Incoronata e Ciriboga, ballare al Love

S.S.: Km 0: d’estate in piazzetta archinto lo spritz al bar tabacchi di Alice, d’inverno Ebrezza in (via) Garigliano
Per la gentilezza e il sorriso sempre, la pizza alla Balena che ci accoglie ad ogni ora, Ex Mauri, Vecchi Sapori, oltre confine invece l’Osteria del Biliardo, Vecchia Napoli da Rino.

Dove porterete gli espositori di SPRINT nelle serate in cui saranno a Milano?
D.B.: Venerdì 27, alla prima tappa dell’avventura, la mostra Tomorrow I Could Say Something Else di Nathalie du Pasquier da AGALMA, in via Confalonieri 36.
Domenica 29 a mangiare una Pizza e a bere una Coca, mentre si naviga su booksonline.fr.