Godiamo del ritorno in Italia del producer britannico Mumdance (chi si ricorda la sua performance spaziale a Club To Club Festival?), che promette come al solito di mandare in cortocircuito il nostro sistema limbico con un groove anarchico e disorientante.
Quest’anno ha pubblicato un bel po‘ di tracce, palesando la sua indole eclettica: la collaborazione con Logos rinnova un flirt di lungo corso con la scuola grime, mentre quella con Pinch fa venire fuori il suo lato più sperimentale e minimalista. Si vola alto in entrambi i casi. Tra psichedelia e distopia, ecco la colonna sonora giusta per un sabato sera che non dimentichi.
Geschrieben von Lorenzo Giannetti