Anche se il nome MGMT potrebbe suggerirlo, Andrew Vanwyngarden e Ben Goldwasser non sono alle prese con la sintesi di una nuova droga. I due guerrieri yankee del Connecticut, radical freak della post nu rave generation, in ogni caso un debole per sostanze psiscotrope e qualche strano grillo per la testa devono pur averlo, visto come trafficano con synth, psichedelia e ritornelli da assuefazione immediata. Roba forte, alla faccia del piccolo chimico. Stasera presentano il nuovo album „Little Dark Age“, un ritorno ai vecchi fasti del primo e grandioso „Oracular Spectacular“ con qualche tocco di anni 80 spalmati qua e là.
Geschrieben von Leona