Tra le nuove leve del clubbing bolognese, Uncode è certamente la crew che sta spingendo di più sull’accelleratore. Di acqua sotto i ponti ne è passata dai primi party al Cassero e nel frattempo la formula si è consolidata, passando dal Kinki e poi approdando al Link, dove con i format LINKubator e, il più recente, RAREfacto sono arrivati alcuni dei migliori artisti della scena techno e house mondiale. Quale migliore momento per tirare, quindi, le somme se non Capodanno? Ecco allora Galactica, il primo festival di Uncode, un’ambiziosa due-giorni non stop tra Palanord e Link che raccoglie alcuni dei nomi più caldi della scena elettronica attuale. 20 e più ore filate dalla notte al tardo pomeriggio del primo giorno del 2019, una prova di resistenza vera e propria.
Si parte in bellezza, quella vera, con Amelie Lens, ex modella che ha deciso di abbandonare le passerelle per dedicarsi anima e cuore alla consolle. Probabilmente la cosa migliore che il Belgio può attualmente offrire dopo le pommes frites. Techno ipnotica che travolge con le sue percussioni palpitanti, i bassi profondi e gli intermezzi vocali. Assieme a lei una nutrita schiera di talenti italiani, a partire da Enrico Sangiuliano, cresciuto nella scena rave bolognese, poi passato al clubbing che conta con uscite su Unrilis e Drumcode, fino ad approdare in vetta alla classifica dei pezzi più venduti su Beatoport con “Astral Projection”. Il suo album di debutto ‘Biomoprh’ è un viaggione nella notte che sconfina verso territori downtempo e breakbeat. Bolognese doc è, invece, Mattia Trani, primo italiano a pubblicare un proprio podcast sulla radio ufficiale dei leggendari Underground Resistance. Un legame con la Motor City solido e profondo il suo, e si sente. Il suo live è una delle esperienze clubbing più interessanti degli ultimi tempi (per il dj set bisogna invece aspettare il giorno dopo). C’è anche quello che un tempo chiamavamo l’”enfant prodige” Ilario Alicante. Non è più tanto enfant, ma non si è ancora esaurita la sua scia luminosa fatta di cadenze latine e minimal, partita dal Pachamama Club di Pisa poi giunta nelle grazie di Sven Vath, grazie anche alla super hit „Vacaciones en Chile“. E c’è Lucy aka Luca Mortellaro aka sciamano della techno owner della Stroboscopic Artefact, label capace di creare energie soniche fuori da ogni aspettativa. Completa la prima parte il duo fiorentino Wooden Crate, prima di passare la palla a un secondo round molto più cervellotico e sperimentale. Dalle 8.30 dell’1 gennaio ci si sposta al Link e la faccenda diventa, infatti, interessante anche per i palati più fini. Basti citare Ancient Methods, la creatura mistica di Michael Wollenhaupt, avvocato in giacca e cravatta nei feriali, mattatore del dancefloor nei weekend con una techno che è un muro di suono incrollabile condita da retaggi punk, ebm ed electro, di cui non esistono doppioni né imitazioni. Tra le quote rosa, c’è pure la russa Dasha Rush, ex modella anche lei, poi convertitasi alle contaminazioni tra elettronica e spettacolo. La sua musica è un mix di suoni industrial e atmosfere techno fino ai confini della musica contemporanea. Si vola poi nell’Inghilterra di Sigha contaminata di influenze berlinesi e attitudine sperimentale. Album di debutto sulla Hotflush di Scuba e progetti al limite dell’eccezionale, tipo quello con Shifted, A Model Autorithy. Infine, V111 aka Jacopo Varen, altra stella destinata a brillare nel cielo techno europeo.
PREZZI
GALACTICA NYE at Pala Nord
27euro + dp prevendita
40euro – ingresso intero davanti
GALACTICA NYD at Link
13euro – Early Bird limited
17euro – advanced ticket
Geschrieben von Leona