L’Alicante è un vitigno robusto, forte, fiero. Nasce in Spagna e in Italia lo troviamo in Maremma, quella parte della Toscana che cresce i propri figli dritti e pronti a pedalare. Il vino che se ne ricava assorbe tutto il nerbo di questo popolo: corpo intenso, rosso profondo, molto alcolico.
Ilario, come il vitigno, nasce e cresce in questa parte d’Italia e, sempre come il vitigno ma al contrario, si lega alla Spagna fin da subito mettendo le sue prime radici a Ibiza. Qui sviluppa come l’acino che cresce al sole le sue caratteristiche primarie: clubber da sfondamento, si avvicina ai suoni tech house che lo accompagneranno per la sua carriera. Il bambino prodigio incontra Sven Väth e Richie Hawtin, porta in giro per il mondo il DNA della sua terra, difficile da scalfire, poi si trasferisce a Berlino.
Si esibisce in dj set dal corpo intenso, rosso profondo, molto alcolico. In consolle si presenta robusto, forte, fiero. Da buon toscano onora le tradizioni e ogni tanto torna al Tenax, ché la festa – quella che Ilario sa condurre con goliardia tutta tricolore – è qui. Potente, energetico e divertente, Ilario non ve la manda a dire, e – che facciate i fighetti oppure no – con lui si va a lezione di Anatomia di un party. Perché il primo clubber è proprio lui. Chi lo giudicava una meteora ha da ricredersi. Ilario, come il vitigno, è duro a morire.
Geschrieben von Lady D.