Da quando due anni fa, la direzione del festival di musica elettronica più colto d’Italia, annunciava che Thom Yorke aveva bussato alla porta di Club to Club, la comunità degli amatori non ha più smesso di aspettare che si aprisse la scatola. Bussare alle porte è un’abitudine dell’”Eraser”, come raccontano in un’intervista i Moderat che un giorno lo hanno trovato sull’uscio dello studio a domandare con gentilezza di praticare insieme un po‘ di vivisezione sonora. La scatola del quindicesimo C2C si apre nella settimana delle arti, luci e linguaggi che trasformano l’operosa Torino in uno stage di bellezza contemporanea. Ne esce la sorpresa Thom Yorke che suonerà Tomorrow’s Modern Boxes in una settimana in cui si udiranno, appunto, le scatole sonore del suono moderno di domani: Four Tet, Jamie XX, i Battles e così via Floating Points, il “giovane meraviglioso” Apparat, Nicolas Jaar, Onothrix Point Never,… La voce del KidA è un cavallo a molla, la mutazione del cavallo di Troia, tema dell’edizione precedente, e impersonato dal poeta sonoro e pioniere italiano della sperimentazione, Franco Battiato. Il cavallo di Troia come sorpresa, ma anche come conquista. Con Battiato e Yorke, C2C ha definitivamente fatto breccia nella città degli addetti alla cultura, perché tra fumi e raggi laser, emerge il lavoro di ricerca della musica classica contemporanea attraverso le performance delle avanguardie pop. Il pubblico è stato conquistato nel corso di 15 anni di club in club, di city in city, da Milano a Londra, da Istanbul a Barcellona, nella geografia degli spin off che hanno portato 40 mila persone a Torino nel 2014. Per la notte del venerdì, il Lingotto è già sold out. Saluti. Dopo aver bussato con cortesia sabauda, Yorke ha già chiuso la porta alle sue spalle.
Geschrieben von Pietro Martinetti