Red Fever è un progetto fotografico dell’artista italo-senegalese Adji Dieye che esplora – attraverso fotografie, fotomontaggi, installazioni e video – la diffusione del socialismo in Africa durante il XX secolo e le tracce che ha lasciato sul continente.
Rielaborando le memorie visuali di questa storia parallela, Dieye costruisce narrazioni finzionali – e speculative – che permettono di ripensare il sistema-mondo in cui evolviamo. Allo stesso tempo, l’artista introduce l’osservatore ad eventi, personaggi e rivoluzioni che la storiografia occidentale ha troppo spesso tentato di dimenticare.
La sua indagine prosegue fino al presente grazie alle immagini, spogliate ed esposte con ironia, dei monumenti realizzati nel continente africano dalla società nordcoreana Mansudae Overseas Project. Queste relazioni silenziose mettono in crisi la retorica di un mondo delle “Nazioni Unite”, mostrandoci quindi la sua fragilità.
La qualità monumentale e architettonica dell’allestimento di Red Fever permette di aprire una riflessione sulla natura propagandistica della rappresentazione visiva e del suo ruolo nelle costruzioni identitarie di una nazione.
Senza idealizzare la febbre rossa o cancellarne le contraddizioni, l’artista ci affida la testimonianza di una realtà dove il sogno di un mondo policentrico era, e forse è, ancora possibile.
Sabato 25 maggio, ore 18:00: opening e artist talk con Adji Dieye e Niccolò Moscatelli (curatore del photobook di Red Fever)
Geschrieben von L.R.