Mortadellone in copertina che omaggia le disavventure cinematografiche di Valeria Marini („Bambola“, firmato Bigas Luna), titolo che è un gentile prestito dal maestro della prurigine italiana su pellicola („Paprika, firmato Tinto Brass). L’albero genealogico è chiaro, così come è chiaro che la M¥SS è entrata nel giro che conta (auto-cit.), passando da La Tempesta all’accoppiata Universal/Island Records.
La formula del nuovo album è quella che ha vinto su tutta la linea e quindi non si cambia: milanese sussurrato su basi prodotte da maestri del genere – vedi Populous – e featuring di ultimissimo grido – vedi Mahmood. Altro giro, altro live, che a ogni occasione fa registrare numeri da sold out. M¥SS, non è che poi ti scordi di Porta Venezia, vero?
Geschrieben von N. G.