Nuovo. Michael Rother scelse questo nome (insieme a Klaus Dinger) perché era la parola più usata negli slogan commerciali di quei primi 70. Ignorando che sarebbe stato tra i musicisti più innovativi di tutta la storia del rock. Di fronte alla psichedelia krauta dei Neu! è lecito ogni passatismo. Anche perché, di sperimentatori in equilibrio tra synth e chitarra così, non se ne sono visti molti. Prima, la gavetta coi Kraftwerk. Poi, l’amore a prima vista con John Peel, tre album miliari e la scissione in Harmonia e La Düsseldorf, e cinque anni il supergruppo live Hallogallo con il batterista dei Sonic Youth Steve Shelley e il bassista dei Tall Firs Aaron Mullan. Oggi Rother arriva al Mast per ripercorrere la sua carriera in un concerto gratuito per la notte bianca della Biennale Foto/Industria Totale. Seminale. Für Immer.
Geschrieben von Salvatore Papa