A costo di sembrare antidemocratico, questo è il modo in cui quei quadri (e probabilmente tutti i quadri) andrebbero guardati: da soli, in una grande galleria vuota, dove l’unico suono è quello dei vostri tacchi sul pavimento di legno, dove potete vagare da una tela all’altra seguendo qualunque impulso del vostro sguardo, avvicinandovi o allontanandovi a vostro piacimento; dove, prendendo una sedia, potete semplicemente sedervi alla distanza che volete e osservare. Facendo la spola da un quadro all’altro, prendendovi il tempo necessario per seguire le mutazioni delle immagini, il loro significato lentamente sorgerà tutto intorno a voi; è il momento in cui i dipinti inizieranno a parlarvi.
Così Francis Bacon preannunciava la necessità degli ingressi contingentati alle mostre. Egli racconta nel libro “Trittico” di Jonathan Littell come negli ultimissimi anni di vita amasse visitare il Prado di lunedì, quando il museo è chiuso, così da aver maggior tempo e spazio per ammirare le opere d’arte. E quale occasione migliore, ai giorni nostri, se non la mostra “Pesi Massimi” a Spazio Punch che vede impegnati undici artisti di Fondazione Malutta nella realizzazione di lavori di grande formato?
L’esposizione si compone di opere per lo più pittoriche, con l’aggiunta di un’installazione posta in ingresso, nate, cresciute e terminate all’interno dell’ex birrificio che temporaneamente ha cambiato le sue vesti diventando luogo di residenza d’artista. L’edificio, composto di un’unica navata in stile industriale, ospita da gennaio sei ragazze e cinque ragazzi e le loro enormi creazioni.
Sarà interessante osservare e capire come anche le opere stesse hanno vissuto questo momento storico eccezionale e che tipo di trasformazioni hanno subìto. Inizialmente, infatti, l’opening era previsto per Marzo, perciò, prima che fosse annunciato il lockdown, le opere dovevano essere quasi del tutto pronte per essere mostrate al pubblico. Durante questi ultimi mesi, i ragazzi si sono comunque alternati per continuare a lavorare e chissà quali e quanti tumulti saranno visibili sulle loro creazioni.
Fondazione Malutta è un’associazione culturale composta da più di cinquanta artisti di vario genere identitario, espressivo, artistico e di varia provenienza, ma con sede a Venezia. Beatrice Alici, Luisa Badino, Thomas Braida, Francesco Cima, Manuela Kokanović, Nicolas Magnant, Anna Marzuttini, Anastasiya Parvanova, Barbara Prenka, Paolo Pretolani e Francesco Zanatta sono i protagonisti della mostra “Pesi massimi” che inaugura sabato 13 Giugno nella meravigliosa sede di Spazio Punch sull’isola della Giudecca, dando la possibilità ai visitatori di accedere dalle 11:00 alle 21:00, previa prenotazione qui. La mostra rimarrà aperta fino al 27 giugno.
Geschrieben von Eleonora De Beni