Dal 20 al 27 luglio, da mattina a sera, torna il paradiso dei cinefili, ovvero Il Cinema Rirtrovato, il festival dedicato ai restauri e alle riscoperte cinematografiche che ha reso la Cineteca famosa in tutto il mondo. Ben 426 film in 8 giorni in sette sale diverse (Sala Scorse e Mastroianni del Lumière, Damslab, Odeon, Jolly, Arlecchino, Arena del Sole), le proiezioni in Piazza Maggiore e nel parco della Lunetta Gamberini tutte le sere, oltre a due serate speciali in Piazzetta Pasolini, dove verrà anche installata una casetta dell’acqua a uso gratuito durante tutto il festival.
A inaugurare questa grande abbuffata sarà Isabella Rossellini per il restauro del film di suo padre, Francesco Giullare di Dio, martedì 20 luglio alle h 16.30 all’Arena del Sole. La sera poi sul palco di Piazza Maggiore l’incontro tra la stessa Rossellini, Alice Rohrwacher e lo street artist JR per una celebrazione del mondo contadino in occasione della proiezione del restauro del Mulino del Po di Lattuada e dei cortometraggi Green Porn e Omelia Contadina; mentre in contemporanea, alla LunettArena, Jonathan Coe presenterà il film di Billy Wilder Fedora, al quale è ispirato il suo ultimo libro.
Una partenza col botto, quindi, che anticipa l’arrivo di molti altri ospiti tra cui Nanni Moretti per il suo film sul PCI, La Cosa (23 luglio), il regista e sceneggiatore Paul Haggis per la presentazione di Million Dollar Baby di Clint Eastwood (il 28), Gianni Amelio per Lamerica (30 luglio) e, ancora, Amos Gitai, Marco Tullio Giordana, Stefano Accorsi.
Attessissimi, come ogni anno, anche i cine-concerti in piazza con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna che musicherà il capolavoro horror di Dreyer, Vampyr con la partitura originale di Wolfgang Zeller (il 24) e le bellissime immagini della mitica spedizione sul K2 del 1954 riprese dal bolognese e partigiano Mario Fantin su musiche arrangiate da Daniele Furlati (il 28).
Tra i tantissimi titoli restaurati ci sono anche I 400 colpi di Truffaut, Un Chien andalou di Bunuel, Dramma della gelosia di Ettore Scola, Una bella grinta di Giuliano Montaldo, Giochi di notte della svedese Mai Zetterling che sconvolse la Mostra del cinema di Venezia nel 1966 e tantissimi altri, tra cui alcune chicche come il restauro di My Cousin, unico film sopravvissuto tra i due soli interpretati dal grande tenore Enrico Caruso. Uno di quei funambolici ritrovamenti che fanno onore al lavoro della Cineteca.
Questo, diciamo, il volantino promozionale per un viaggio che in realtà è „l’antitesi del viaggio organizzato“, come lo chiama Cecilia Cenciarelli, altra direttrice del festival. Un viaggio che contiene poi decine di itinerari tutti da scoprire:
- 1901 alla ricerca dei pionieri e del miracolo del cinema per ammirare, tra gli altri, anche ciò che gli spettatori bolognesi 120 anni fa videro nella prima proiezione avvenuta in città al Reale Cinematografo Lumière di via Rizzoli 13 con quelle che sul biglietto d’ingresso dell’epoca venivano chiamate „immagini animate“;
- 1921 tra i grandi nomi che in quell’anno stavano già costruendo la storia del cinema in Europa e a Hollywood;
- la Tiomijiro Komiya Collection, ovvero decine di pellicole in nitrato colorate a mano e raccolte da un giovane collezionista giapponese, resistite a guerre e bombardamenti;
- Documenti e documentari tra incredibili esplorazioni di Paesi lontani e ritratti di cineasti e attori contemporanei e non;
- il gruppo di cineasti iconoclasti e marxisti del Parallel Cinema Indiano;
- Wolfang Staudte, il regista che portò sullo schermo la neonata Repubblica Federale tedesca;
- Cinemalibero: Femminile, Plurale dedicato alle opere prime sia di registe molto affermate sia di altre poi scomparse dai radar;
- i documentari della Iwanami, casa di produzione giapponese indipendente che anticipò il free cinema inglese o il cinéma vérité francese;
- Ritrovati e restaurati, con molti dei titoli già citati e altri di cui non si conosce nemmeno il regista, come Ponte dei sospiri del 1904 sulla città di Venezia;
- le retrospettive su Romy Schneider, sul regista, sceneggiatore e produttore George Stevens, su Aldo Fabrizi e sullo sceneggiatore Mank;
- le pellicole in Super8 e 16mm;
- e la sezione Kids e Young.
Accanto a tutto questo una fiera dell’editoria dedicata alle pubblicazioni cinematografiche alla Biblioteca Renzi e una parte del programma online su Mymovies.
Geschrieben von Salvatore Papa