Mostre personali di artisti del calibro di Anish Kapoor non sono eventi che accadono tutti i giorni. Dopo la grande retrospettiva al Macro di Roma nel 2017, un’altra occasione viene offerta quest’anno dalla doppia esposizione alle Gallerie dell’Accademia e nella nuova sede di Palazzo Manfrin. Oltre ai monoliti monocromi che lo hanno reso famoso, Kapoor presenta a Venezia, in coincidenza con la Biennale d’Arte, lavori viscerali, che ricordano la carne viva, conturbanti nei loro contrasti materici e cromatici.
Anche questo evento avrà un carattere retrospettivo: presenterà i momenti chiave della carriera dell’artista accanto a un nuovo corpo di lavori inediti. Per la prima volta verranno esposte nuove opere fortemente innovative, create utilizzando la nanotecnologia del carbonio, una nuova attrazione in bilico tra arte e scienza.
Sarà inoltre un’occasione per vedere dal vivo il famoso Vantablack, il pigmento più nero mai creato, di cui Kapoor ha una controversa esclusiva, che lo ha reso protagonista di varie guerre da social media. Per il rosa più rosa del mondo, invece, bisognerà aspettare.
Geschrieben von Redazione Venezia