In anteprima il documentario sul „Progetto Don Giovanni“ dell’Orchestra Senzaspine.
ll Don Giovanni, andato in scena al Teatro Duse, è nato da un confronto molto ampio dell’Orchestra Senzaspine con il capolavoro di Mozart. Ampio perché non ha riguardato solo l’approccio centrale all’opera, messa in scena come sempre fa l’ensemble bolognese, con giovani musicisti, ma perché è stato il frutto, e anche questo è il metodo abituale di lavoro dell’ensemble bolognese, di una fase laboratoriale, che ha coinvolto realtà ed associazioni diverse, molto presenti sul territorio.
L’obiettivo era far avvicinare alla fruizione del Don Giovanni un pubblico molto vasto, provando a superare le barriere di diversi tipi di disabilità. Con la collaborazione dell’ Istituto dei ciechi Cavazza, della Fondazione Gualandi a favore dei sordi, di ENS – Ente Nazionale Sordi e di FIADDA Emilia-Romagna – Associazione per i diritti delle persone sorde e famiglie , e con il Centro Terapeutico di Antoniano che si prende cura dei disturbi dell’apprendimento psichico e motorio in età pre-adolescenziale, l’Orchestra Senzaspine ha intrapreso un percorso di elaborazione creativa collettiva raccontato attraverso le immagini del documentario, Don Giovanni il Doc. Con la regia di Daniele Poli, il lavoro di ripresa è stato in buona parte svolto dagli studenti del “corso doc” del Liceo Laura Bassi insieme al regista e con la supervisione dei docenti di Antoniano e del Liceo. Proprio per favorire il superamento delle disabilità, il documentario utilizza i sottotitoli per i non udenti.
Geschrieben von LR