Sul finire del secolo scorso lessi su un cartaceo specializzato la recensione di „Tropics And Meridians“. Era il secondo album dei June of 44, band americana con base a Louisville, Kentucky, all’epoca una delle città cardine della scena alternative dei Novanta – assieme a Chicago, Washington D.C. e Seattle, ma tra le quattro quella più legata al post rock nelle sue varie declinazioni -. Non so dire perché, ma già dalla scelta del nome questo ensemble composto da ex componenti di gruppi seminali come Codeine o Lungfish aveva acceso la lampadina della mia curiosità.
Chitarre tesissime si alternavano ad arpeggi più intimisti, il cantato quasi recitato di Jeff Mueller, fiati qua e là, noise: sarebbero tranquillamente potuti uscire per Dischord invece che per Quarterstick. Insomma, roba per vecchie ciabatte nostalgiche come la sottoscritta. Offro da bere a tutti se a vedere il concerto ci sono più di dieci persone nate dopo il 1990.
Geschrieben von Shinobu Hosokawa