Esordienti nel 1997, gli americani Matmos si sono da subito distinti per un brillante approccio concettuale alla musica concreta, che utilizzava le fonti sonore più insolite (mattoncini della Lego, suoni chirurgici di liposuzione e implantologia, gabbie per topi, il tessuto nervoso amplificato di un gambero, coperte gonfiabili, ecc.), manipolandole in forme sorprendentemente accessibili e, spesso, integrandole con strumenti tradizionali suonati da loro e da una vasta cerchia di collaboratori.
Il loro ultimo progetto Ukłony dla Bogusław Schaeffer è stato interamente costruito a partire da frammenti di opere degli anni ’60 e ‘70 del compositore elettronico polacco Bogusław Schaeffer, interpolate, modificate e riassemblate in forme nuove.
L’evento del 29 maggio, un concerto che si ripeterà nell’arco di poche ore (alle ore 19 e alle ore 22), sarà frutto di una residenza di tre giorni, durante i quali i Matmos prepareranno il loro nuovo concerto in esafonia, annunciato come una «forma ibrida e sperimentale […] che passerà attraverso gli stanchi cliché di cosa sia la musica attuale e, si spera, porrà domande su cosa potrebbe diventare». La residenza al Centro di Ricerca Musicale è la prima tappa del loro tour mondiale.
Geschrieben von LR