Un’esposizione che racchiude due mostre, una collettiva sui codici dell’arte urbana e una personale fotografica, ispirate a “M – il mostro di Düsseldorf”, l’iconico film di Fritz Lang.
Nella poetica di Nicola Selim Babaoglu, giovane e talentuoso fotografo bolognese, è già insita una raffinata ricerca sulle geometrie ambientali e una forte fascinazione per il contesto metropolitano. Un ulteriore, recente opportunità, in cui documenta coi suoi scatti un importante progetto site-specific di arte urbana realizzato per la città di Bologna dallo street Artist Giorgio Bartocci ( RIFLESSI MIMETICI presso la sede storica della casa editrice Zanichelli di Bologna), lo porta a captare sul posto e in divenire l’importanza dell’interazione tra con-testo architettonico e stratificazione di plastici interventi artistici, spronandolo ad approfondire il suo studio non solo a livello strutturale ma anche in termini di “estetica fluida”.
In dialogo con i suoi cinque scatti fotografici esposti, i lavori selezionati per la collettiva: le opere scelte di Maria Pia Picozza e Opiemme fanno il verso alle ombre seghettate che imperano nel film, di Lang quelle di Nic & Lisa e Andrea Casciu ne accentuano in vario modo l’aura diabolica, mentre i metafisici agglomerati architettonici di Etnik ricongiungono surrealisticamente il quadro all’ambientazione metropolitana variamente scandita anche dagli scatti di Babaoglu.
Inauguarazione sabato 28 Maggio h 17-21
Geschrieben von LR