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Sa 22.10 2022 – So 23.10 2022

No, Neon, No Cry - Finissage

Wo

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Minzoni 14, 40012 Bologna

Wann

Samstag 22 Oktober 2022 – Sonntag 23 Oktober 2022

Wie viel

free

Il finissage della mostra NO, NEON, NO CRY, a cura di Gino Gianuizzi visibile fino al 23 ottobre 2022, che tenta una narrazione della complessa, sfaccettata, “disordinata” storia della galleria neon.

Per concludere l’esposizione nello spirito comunitario di confronto e condivisione che ha sempre contraddistinto neon, sabato 22 e domenica 23 ottobre il museo ospiterà una serie di iniziative aperte al pubblico, sia in Project Room che in altri spazi.

Di seguito il programma:

Sabato 22 ottobre 2022

Due o tre cose che so di neon
MAMbo, sala conferenze, h 15.00 – 18.00

L’incontro è occasione per ascoltare dalla viva voce di Gino Gianuizzi e degli ospiti la storia di neon e confrontarsi su di essa. Partecipano Alessandra Acocella, Carlo Branzaglia, Roberto Brunelli, Fabiola Naldi, Roberto Grandi, Maura Pozzati, Mili Romano, Emanuela De Cecco, Gabriele Perretta, Marinella Paderni, Enrico Fornaroli, Maria Rita Finzi, Stefania Aluigi, Eleonora Mariani, Dede Auregli, Pino Boresta, Pier Paolo Coro, Rita Canarezza, Serena Carbone, Valentina D’Accardi, Elisa Del Prete, Giorgio Fasol, Rossana Pavanello, Antonio Grulli, Daniela Manzolli, Claudio Musso, Giovanni Oberti, Antonio Pascarella, Lorenza Pignatti, Anteo Radovan…
Fa da spunto di discussione e viene presentata la pubblicazione NO, NEON, NO CRY, curata da Gino Gianuizzi ed Eleonora Mariani, grafica di Matteo Lisanti, Edizioni MAMbo, realizzata grazie al sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Gianluca Codeghini e Gianbattista Di Genio. FLAW & ORDER
Project Room, h 18.30

FLAW & ORDER è una scultura in sospeso, ordinata tra memoria e disfunzione, che trae piacere tanto nel tempo del ricordo quanto dall’inebetimento generato dal processo stesso della contemplazione. FLAW & ORDER è anche un difetto, che si ripete, un affetto sempre desideroso di attenzioni e percosse, infrazioni e maleducazione. FLAW & ORDER è di fatto una scultura con una fragilità poetica, ma anche una performance in potenza, formalizzata nello strumento con il suo batterista, nello spartito con una sua dinamica esecutiva che sfrutta al massimo la sua natura cagionevole e frangibile essendo composta da oggetti in ceramica e vetro.

Angelo Candiano. Mutante mamma al MAMbo: ventidue anni di luce possono bastare.
Vari spazi del museo, durante la giornata

L’artista, a partire dalla sua opera Mutante esposta in mostra, concepirà un nuovo lavoro dal titolo Cella, utilizzando il processo dello sviluppo in camera oscura su carta fotografica. Mutante è un lavoro tridimensionale: una “macchina”, non una semplice ma una complessa fotografia, che può produrre nuovi lavori denominati Celle grazie alla luce proveniente dall’ambiente esterno e dal taglio-apertura. Le Celle, dunque, sono i figli nati dalla luce e da una macchina. Le Mutanti genereranno sempre figli dopo ogni nuova “ricarica” di carta fotografica. Questo ciclo di lavoro è stato interamente progettato, ingegnerizzato e realizzato dall’artista fin dalla fine degli anni Ottanta.

Domenica 23 ottobre 2022

Aurelio Andrighetto e Pino Parini. Pino Parini, Carta straccia, 1968/2022, performance
Sala Conferenze, h 12.00

Presentata per la prima volta nel 1968 alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, la performance Carta straccia (1968/2022) s’inserisce nel programma di finissage della mostra NO, NEON, NO CRY in continuità con Scultura impossibile (2020) di Aurelio Andrighetto, composta da un numero di copie di un libro impilate l’una sull’altra, che i visitatori hanno prelevato nel corso della mostra. Carta straccia sostituisce quella stampata, portando l’attenzione sul ruolo svolto dal linguaggio nella costruzione delle rappresentazioni visive e, con il passaggio dalla scultura (impossibile) alla performance, anche sulla fluidità tra linguaggi e discipline che ha caratterizzato l’attività trentennale della galleria neon.

Dario Bellini e Collettivo 10dieciventi20. Il piede
Foyer, h 16.00

Il piede di Filippo Tommaso Marinetti, spettacolo andato in scena al Teatro Dal Verme di Milano nel 1915 e mai più rappresentato, aveva, secondo le ricostruzioni, la quarta parete aperta su un baratro spazio-temporale. Riapparso in sogno a Dario Bellini con tutti i dettagli della messa in scena nel 2015, costituisce il primo dei quattro livelli di una scultura teatrale dell’artista. Primo livello: Il piede, appunto, inedita e plausibile pièce di Marinetti; secondo livello: l’interazione polemica col pubblico; terzo livello: l’arte sull’arte, annoso metatesto tra la pressione degli eventi e le ragioni dell’arte; infine quarto livello: gli slogan, i diktat inamovibili cui siamo incatenati. Il piede così concepito è una commedia con un epilogo patetico e senza alcuno sviluppo.
Il Collettivo 10dieciventi20 è composto da: Irwan Guedouar, Cristina Guerra, Carlo Pardi, Andrea Manni, Maddalena Costagli, Dora Lazzari, Irene Carta, Maurizio Bettinzoli, Giorgia Favagrossa con Dario Bellini. Costumi di Mariella Butturini, musiche di Gianluca Codeghini.

Francesco Voltolina e Elio Marchesini. Performance
Collezione permanente, palco Impressions di Massimo Bartolini, h 17.30

Performance di Elio Marchesini, importante figura nel panorama della musica, sia classica che contemporanea, percussionista noto al pubblico anche per la sua vicinanza al mondo della ricerca artistica. L’azione, che vede la collaborazione con Francesco Voltolina, ha come protagonista la scultura Fontana II, opera nata come immagine affiorata alla mente dell’artista durante una seduta di ipnosi, attualmente presente in mostra negli spazi della Project Room. Il lavoro di Elio Marchesini consiste nell’ascolto degli armonici che vanno dalla nota fondamentale della Risonanza di Schumann, il suono non udibile generato dal nostro pianeta, al suono prodotto dall’opera. Malgrado non sia udibile, si ritiene che il nostro cervello, come tutto il nostro corpo, sia costantemente influenzato da questa risonanza. A questa prima nota si aggiungeranno progressivamente note suonate utilizzando diversi gong per poi concludere con il suono generato dalla scultura, un’esperienza uditiva capace di coinvolgere anche sul piano psico-fisico.

Ingresso
L’ingresso alle performance e agli eventi in sala conferenze e foyer è libero. Alle attività previste in collezione permanente e Project Room si accede con biglietto collezioni.

Geschrieben von LR