Ateliersi ospita un doppio appuntamento con due sonorizzazioni dal vivo: Francesca Bono e Vittoria Burattini nella sonorizzazione live del film At Land del 1944 di Maya Deren, e a seguire Ateliersi che con lo spettacolo Non troverete nulla di me in questo film getta una nuova luce sul film Cenere del 1916, l’unica interpretazione cinematografica di Eleonora Duse.
Uscirà nel 2023 il primo album del duo Bono/Burattini, composto da Francesca Bono (Ofeliadorme) e Vittoria Burattini (Massimo Volume). L’input per realizzare il disco è venuto da una commissione di Home Movies relativa ai tre film concepiti e lasciati senza sonoro (At Land, 1944; A Study in Choreography for Camera, 1945; Ritual in Transfigured Time, 1946) dalla regista Maya Deren, regista e attrice cinematografica statunitense di origine ucraina che si dedicò al cinema sperimentale influenzando non solo le esperienze underground degli anni Cinquanta e Sessanta, ma anche la produzione industriale.
Nell’attesa dell’uscita dell’album, registrato in tre giorni all’Atelier Sì, le due musiciste condividono con il pubblico – attraverso la sonorizzazione live del cortometraggio At Land – il dialogo con la regista tramite synth, batteria e voce. Si tratta di una narrazione onirica in cui una donna, interpretata dalla stessa Deren, si ritrova su una spiaggia, per compiere un viaggio alla ricerca della propria identità.
È stato curioso scoprire che Maya Deren nacque a Kiev, come Eleonora Derenkowska, nel 1917, e che probabilmente sua madre decise di chiamarla Eleonora in onore di Eleonora Duse.
Eleonora Duse, considerata la più grande attrice teatrale di tutti i tempi, la donna che rivoluzionò la recitazione, musa ispiratrice di Gabriele D’Annunzio, interpretò un unico film nel 1916: Cenere di Febo Mari. Per il cinema, all’epoca muto, l’attrice scelse di adattare l’omonimo romanzo di Grazia Deledda. Durante la lavorazione si pose davanti all’obiettivo come una performer contemporanea. Ma il nuovo mezzo, che metteva sempre più in crisi i teatri, mise in ombra la sua naturale creatività. La cinepresa diventò ai suoi occhi “la belva” e il film ultimato non convinse la critica. L’insuccesso che ne conseguì mise la Duse in crisi tanto da consigliare lei stessa di non andare a vedere “quella asineria”.
Lo spettacolo Non troverete nulla di me in questo film di Ateliersi, mette in relazione, con la regia di Cosimo Terlizzi, gli articoli pubblicati all’uscita del film e le lettere della Duse alla figlia, testi che diventano voce dell’unica testimonianza cinematografica dell’attrice.
Una voce che, interpretata da Fiorenza Menni in dialogo con la sonorizzazione dal vivo di Luca Maria Baldini, fa emergere tutta la forza della donna concedendo un nuovo e sorprendente senso ad uno dei film più controversi della storia del cinema muto.
Geschrieben von LR