Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 il singolo “Lebron James” arriva come un fulmine a ciel sereno: affilato, sgangherato il giusto, con un punto di vista estremamente ironico e divertito, facendo subito pensare ad una nuova band e una nuova voce pronte a ravvivare i ranghi del post punk britannico. Sembrava che i Do Nothing avessero imbroccato il tempismo e la strada giusta, proponendosi come band post punk con un frontman dalla voce calda e avvolgente di Julian Casablanca, ma l’attitudine incazzata ed energica di Jarvis Cockers. In realtà il loro primo EP “Zero Dollar Bill”, ad eccezione del primo singolo, si scontrò con un’accoglienza diversa, meno splendente, non riuscendo a ritagliarsi il posto desiderato. Descritta dalla band stessa come “un balbettio creativo”, questa esperienza diede il LA alla band di Nottingham, per affrontare un periodo di silenzio, per prendersi del tempo e mettersi a fuoco, per portare in vita un lavoro di identità che si concretizza quest’anno con il loro album di debutto „Snake Sideways“. Una nuova versione più introspettiva di se stessi, in cui i taglienti frammenti elettrici dei primi EP, sono stati ammorbiditi nei suoni, in cui i brani puntano alla ricerca di riff ballabili e leggermente spigolosi, lasciando ai testi la parte più fascinosa ed enigmatica. Potremmo immaginare questo disco come la materializzazione del suono di un cervello pieno di preoccupazioni eliminate attraverso una libera associazione, di idee e parole, frenetica e creativa. I nervi vengono scoperti ma la catarsi è pronta ad accoglierti delicatamente. Resta da vedere se i Do Nothing riusciranno attraverso le basi di “Snake Sideways” a riprendere la strada che li porti a raggiungere le vertiginose, e tanto agognate, vette.
Geschrieben von Simona Ventrella