Charlie G. Fennel parla di sé come di “un mostro che evoca e aizza, che racconta i piaceri che la morale ha scelto di ignorare”, un mostro di cui non sarà più possibile avere paura.
Da Grabinski Point vanno in mostra quattro suoi corti sperimentali, esempi di art practices against the patriarchy – pratiche artistiche anti patriarcato. La mostra tratta i temi del genere, della salute mentale e del dionisiaco contemporaneo attraverso un uso non convenzionale e ironico del linguaggio pornografico.
Stereotipi di genere, luoghi comuni, stigma sociale diventano, nei corti di Charlie G. Fennel, veri e propri antieroi da sovvertire e distruggere: in Vodka & Tena Lady, Eau de Parfum (seguito del lavoro omonimo, in mostra per Gender Bender 2018) una super-dominatrix manomette l’idea di amore romantico, motore degli spot di profumi; in The Crazy cat lady “la gattara” si emancipa rivendicando l’uso di nuovi archetipi e piaceri inter specisti; in SUGO salse di pomodoro melliflue e lussuriose sciolgono stereotipi e, infine, in Statu(e)s ultra-(trans)-
I quattro corti, animati da una sessualità festosa, sonora e seriamente ironica, sono allestiti come quadri per spostare la visione dal piano privato – cui generalmente questi contenuti sono relegati – a quello pubblico, nell’intento simbolico di ribadire una verità politica: la sessualità è soprattutto un fatto culturale e la sua decostruzione non può e non deve essere affidata alla volontà del singolo individuo.
Le opere in mostra sono frutto, tra le altre, di collaborazioni con lo Studio Carabas di Bologna e Studio La Cala di Barcellona.
Inaugurazione: venerdì 24 novembre alle ore 18:30 (fino all’8 dicembre visitabile su appuntamento)
Geschrieben von LR