Veronica Cruciani mette in scena il capolavoro di Jean Genet, dirigendo nel ruolo della Signora l’attrice e icona queer Eva Robin’s e nei panni delle bonnes le talentuose Beatrice Vecchione e Matilde Vigna.
Liberamente ispirato a un fatto di cronaca che scosse l’opinione pubblica francese negli anni Trenta, il testo è un perfetto congegno di teatro nel teatro che mette a nudo la menzogna della scena, «uno straordinario esempio di continuo ribaltamento tra essere e apparire, tra immaginario e realtà», nelle parole di Jean-Paul Sartre: con un quotidiano rituale pagano, due Serve indossano gli abiti e imitano gli atteggiamenti della Signora, nel tentativo inutile di esorcizzare la propria frustrazione di subordinate. A turno recitano la sua parte, esprimendo quindi il loro desiderio di essere lei, e interpretano la parte l’una dell’altra, passando dall’adorazione al servilismo, fino alla violenza. Un crudele gioco che la regista, anche autrice dell’adattamento con la traduzione di Monica Capuani, descrive come «una fallimentare ripetizione magica, il riflesso deformato del mondo dei padroni, che le Serve adorano, imitano, disprezzano. Desiderano essere la Signora, aspirano a un modello che è il risultato di credenze, rappresentazioni indotte dalla struttura sociale». Cruciani ambienta la vicenda in una città contemporanea, riflettendo sui temi attualissimi del potere e del genere.
ORARI: giovedì e venerdì ore 20.30 | sabato ore 19.00 | domenica ore 16.00
Geschrieben von LR