L’arte come strumento libero per sviluppare relazioni umane: da sempre l’associazione Serendippo ha basato la sua attività su questo postulato. Una convinzione che negli anni ha dato i suoi frutti nei tanti progetti di arte pubblica che hanno abitato la città e oggi trova anche una sua collocazione fisica, epilogo di una lunga e bella storia.
Prima di raccontarvela, partiamo dalla fine: il 29 gennaio alle h 19 in vicolo de‘ Facchini 5/C Serendippo apre il suo nuovo quartier generale in quella che era la bottega di uno storico tornitore bolognese. Si chiamerà 5/C LAB, «un luogo di ascolto e produzione per il quartiere, intimamente legato alle strade che lo circondano, con una visione collettiva e pubblica dell’arte. Un laboratorio d’arte vivo».
Il gentil tornitore si chiamava Orlando Martello e alla sua morte nel 2018 lasciò scritto che il suo laboratorio fosse lasciato in uso gratuito a Serendippo, che secondo lui aveva finalmente portato alla strada un giro di persone “sano”.
Come si è arrivati a questo ce l’ha raccontato Etta Polico, partendo dal principio qui
Per l‘apertura del 29 gennaio ci sarà una mostra con le foto scattate lì dentro da Matthieu Thouvard, Lou Nugues, e Marco Bruscolini, e una raccolta fondi per sistemarlo un po‘, senza banche né piattaforme di crowdfunding, e a chi parteciperà in cambio sarà regalato un barattolo con la segatura raccolta durante le pulizie.
Geschrieben von Salvatore Papa