La Biennale Donna, storica manifestazione dedicata alla creatività femminile contemporanea promossa da UDI – Unione Donne in Italia, giunge quest’anno alla sua ventesima edizione.
Dal 13 aprile al 30 giugno 2024 gli spazi espositivi di Palazzo Bonacossi, a Ferrara, ospitano Yours in Solidarity – Altre storie tra arte e parola a cura di Sofia Gotti e Caterina Iaquinta, una mostra che riunisce installazioni, sculture, performance e opere tessili frutto di esperienze partecipative di sei artiste internazionali: Binta Diaw, Amelia Etlinger, Bracha L. Ettinger, Sara Leghissa, Muna Mussie e Nicoline van Harskamp.
Il progetto si propone di mettere in luce alcuni aspetti peculiari della manifestazione ferrarese fin dai suoi esordi e al contempo di rilanciare la sua immagine sul territorio nazionale. L’idea è quella di continuare a far emergere “figure dallo sfondo” e, al contempo, di presentare “un nuovo arsenale di voci” pronte a levarsi per affermare la necessità di ripensarsi dentro un mondo divenuto sempre più complesso e polarizzato. Al corpus dei lavori delle artiste verrà affiancato un prezioso nucleo di materiali storici dell’UDI, tra documenti d’archivio, pubblicazioni, stendardi e fotografie, utili a ripercorrere le principali tappe della Biennale e a ricostruire la sua evoluzione.
Il titolo dell’esposizione, Yours in Solidarity, è tratto dal video dell’artista olandese Nicoline van Harskamp. L’opera si sviluppa a partire da un ricco epistolario, in seguito organizzato dall’artista in un archivio personale, proveniente da una rete internazionale di anarchici che tra gli anni Ottanta e Novanta erano soliti concludere le loro missive con il saluto “Yours in Solidarity”. Queste parole, usate per esprimere vicinanza e solidarietà dentro spazi di conflitto, hanno qui il pregio di generare occasioni di confronto tra culture, contesti e generi diversi. Affiorano storie individuali che raccontano un tempo intimo e collettivo; emerge la critica alle strutture della nostra società, che mette in evidenza culture radicate su aspetti comunitari ancor prima che matriarcali; vengono alla luce rielaborazioni di percorsi condivisi, raccolte e archivi che si pongono, così, come “bacini di memoria” necessari.
Come la struttura del video di Van Harskamp, anche l’esposizione è orientata su una duplice prospettiva che individua nell’elaborazione della lettera e nella messa in scena dell’archivio le strutture alla base di connessioni primarie tra esseri umani. Dalla scrittura intima elaborata in prima persona si assiste a un’estensione del linguaggio in forme che vanno dal visivo allo slogan al documento e affermano la forza degli affetti che legano soggettività subalterne e ribelli oltre i generi e i confini.
Inaugurazione
sabato 13 aprile, ore 18.00
Orari
da martedì a domenica, 9.30 – 13.00 / 15.00 – 18.00
Aperto anche 23 e 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno
Geschrieben von LR