Dark Room è il gesto estremo della compagnia del Teatro dell’Assedio, uno spettacolo-performance pensato per essere inscenato più volte nella stessa serata. Un racconto visionario e feroce che conduce il pubblico tra le oscurità del patriarcato e la liberazione di ogni sessualità possibile.
L’ultima creazione teatrale di Michelangelo Ricci condensa sentimenti intensi: l’odio travolgente e l’amore passionale, l’attaccamento disperato alla vita, la rivendicazione sociale e sessuale, ma anche il dolore della perdita, tutti motivi che prorompono nelle voci e nei corpi delle interpreti.
Questo lavoro del Teatro dell’Assedio si inserisce in quel filone della ricerca contemporanea che tende a destabilizzare il discorso scenico, allontanarlo da linearità e realismo per puntare a una dimensione astratta. Una drammaturgia di virtuosi giochi di parole affidata all’equilibrismo di attrici e attori che si muovono in spazi scenici inusuali. La scrittura corrosiva e sarcastica di Ricci è qui ridisegnata in un allestimento complesso: uno spazio ovale in cui è raccolto il pubblico, avvolto da una struttura costituita da una serie di pieni e di vuoti, torri e ponti di differenti dimensioni e altezze. La struttura spaziale aperta e i cambi scena proposti in rapida successione costringono attrici, attori e pubblico ad un ritmo forsennato che coinvolge ed emoziona, lasciando comunque lo spazio per stimolare istanze di cambiamento e sovversione culturale.
Geschrieben von LR