Esponente di spicco dell’Informale italiano, Andrea Raccagni è stato un protagonista del panorama artistico nazionale per oltre cinquant’anni. A vent’anni dalla scomparsa, la Fondazione Sabe intende ricordare l’artista evidenziando una peculiarità della sua ricerca plastica, la capacità di solidificare entità gassose altrimenti inconsistenti. Una capacità dimostrata attraverso l’interpretazione del tema cosmico, declinato nelle forme della sfera, della spirale, della nebulosa e della galassia, o di esplosioni nucleari, nella serie dei Funghi di Chernobyl. Una scelta che riflette l’esigenza tutta novecentesca di alleggerire la scultura, di sottrarla alla sua tradizionale grevità per ripensarla in soluzioni dinamiche ed eteree.
Geschrieben von LR