Incontro con Soumaila Diawara a partire dai suoi libri, L’Africa martoriata. Colonizzazione e decolonizzazione (Abra Books, 2025) e Le cicatrici del porto sicuro. Diario di un sopravvissuto, 2021.
Soumaila Diawara dialoga con Erika Capasso – Delegata alla riforma dei Quartieri e nuove cittadinanze del Comune di Bologna e Bruno Riccio – Università di Bologna e Comitato scientifico Biblioteca Amilcar Cabral.
Soumaila Diawara è attivista e scrittore nato a Bamako, capitale del Mali. Laureato in Scienze Giuridiche e Politiche con una specializzazione in Diritto Privato Internazionale, ha intrapreso il suo impegno politico partecipando ai movimenti studenteschi e aderendo al partito di opposizione “Solidarité Africaine pour la Démocratie et l’Indépendance” (SADI), dove ha ricoperto ruoli primari, tra cui la guida del movimento giovanile e la responsabilità della comunicazione del partito. Nel 2012, a seguito di un colpo di Stato che ha destabilizzato il Mali, Soumaila è stato accusato ingiustamente di un’aggressione ai danni del Presidente dell’Assemblea Legislativa, ed è stato costretto a fuggire. Dopo un pericoloso viaggio attraverso il Burkina Faso, l’Algeria e la Libia, affrontando detenzioni e condizioni disumane, nel 2014, grazie all’intervento di una nave della Marina Militare italiana, è giunto in Italia, dove ha ottenuto la protezione internazionale e vive attualmente come rifugiato politico.
Geschrieben von LR