Ci sono artisti già affermati, docenti di Accademia e giovani emergenti, e le loro creazioni di piccolo formato, dalla fotografia alla scultura, dalla pittura ai lavori su carta, legno, pietra, e ancora libri, edizioni speciali, pezzi selezionati. È un insolito mercatino di Natale quello che da domani giovedì 4 dicembre al 6 gennaio Serendippo, associazione che dal 2009 opera “negli spazi laterali della città”, a sostegno di un’arte libera dalle forme più addomesticate della produzione e del mercato culturale, propone negli spazi del 5C Lab (vicolo dei Facchini, 5C), ex falegnameria data in uso all’associazione che l’ha trasformata in uno spazio culturale con mostre, concerti, presentazioni di libri e dibattiti. L’idea del “Mercatino dell’Arte” nasce per restituire all’opera d’arte una dimensione di accessibilità, permettendo alle artiste e agli artisti che hanno aderito spontaneamente all’iniziativa – ed altri sono invitati ad aggiungersi liberamente contattando la mail primopianointernosette@gmail.com – di sottrarsi dalle logiche più strettamente commerciali e condizionate da intermediazioni di gallerie e spazi istituzionalizzati. Giovedì 4 dicembre il vernissage con gli artisti e le artiste a partire dalle 17.30, e alle 20.30 il concerto degli Anco Brothers.
Ogni artista decide liberamente il prezzo delle proprie opere, destinando una percentuale libera a sostegno di Serendippo e delle sue attività. “Volevamo creare uno spazio che permettesse alle artiste e agli artisti di guadagnare dal proprio lavoro, rimettendo al cntro la relazione tra chi crea e chi guarda, senza apparati e senza sovrastrutture” spiega Etta Polico, anima di Serendippo, con l’obiettivo, molto semplice, di sostenere il lavoro creativo liberandolo dalle dinamiche del mercato che rischiano di frenare la circolazione dell’arte a causa di prezzi spesso elevati. “Negli ultimi anni – continua Polico – si è creato attorno all’arte un surplus di discorsi e narrazioni che ha reso sempre più difficile una critica reale. La discussione pubblica si è ridotta a commento, cronaca e celebrazione. L’opera, svuotata del proprio senso, è diventata un simbolo autoreferenziale, utile soprattutto a generare teorie di contorno e a sostenere un mercato che alimenta i circuiti del business più di quanto non sostenga gli artisti stessi”. In questo modo l’arte diventa un sistema chiuso e autoreferenziale, in cui il pubblico viene allontanato e gli artisti vengono compressi entro procedure che poco hanno a che fare con la produzione culturale. L’obiettivo, ambizioso, è quello di proporre “un’economia culturale autonoma, indipendente dalle gerarchie del settore, ribadendo un’evidenza: l’arte non ha bisogno di essere spettacolarizzata per circolare”.
Tra i protagonisti Maria Paola Landini, già direttrice del Rizzoli e prima donna Preside di una Facoltà medica in Italia, con la passione per la fotografia (sono oltre 100mila gli scatti del suo archivio, in particolare di ritratti femminili, raccolti in giro per il mondo dagli anni Settanta ad oggi); Angelo Camilleri, i cui scatti e reportage sono comparsi più volte su riviste come Vogue e Marie Claire; la graphic designer francese Cèline Bertin; Valeria Manzi, artista, poetessa e docente di Tecniche dell’incisione presso l’Accademia di Brera; il pittore e scrittore bolognese Stefano W. Pasquini; il pittore Simone Vincenzo; Chiara Pergola, docente di Anatomia Artistica all’Accademia di Belle Arti di Firenze e molti altri.
Temporary Art Market
5C Lab, vicolo dei Facchini, 5C, Bologna
Dal 4 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026
Opere di: Greta Affanni Céline Bertin Angelo Camilleri Beatrice Caruso Lucie Delisle Lucia Lamberti Maria Paola Landini Valeria Manzi Elena Menini Gaia Nieri Lou Nugues Guglielmo Onofri Stefano W. Pasquini Chiara Pergola Simone Vincenzo Daniela Spagna Musso Elisa Stabiner Vantees Roberta Zucchini
Orari: dal lunedì al venerdì ore 17.00 – 20.00 | sabato, domenica e festivi ore 10.30 – 19.30
Geschrieben von LR