Non credo sia necessario spiegarvi chi erano i Joy Division e cosa hanno significato per il rock degli ultimi trent’anni. In caso contrario vi consiglio di recuperare il biopic “Control” di Anton Corbijn o “24 Hour Party People” di Michael Winterbottom. Peter Hook era il bassista di quella leggendaria formazione, implosa nel momento cruciale della propria carriera e poi rinata nei New Order. Per ricordare la scomparsa “della voce di una generazione”, ovvero il suo amico Ian Curtis, morto suicida il diciotto maggio 1980, Hook ha deciso qualche anno di riproporre dal vivo i brani della band di Manchester, portando prima in giro l’imprescindibile e oscuro “Unknown Pleasures” e oggi „Substance“, due storiche compilation uscite verso la fine degli anni 80 che contenevano il meglio del repertorio di New Order e Joy Division.
Sarà divertente contare quanti tra il pubblico avranno la t-shirt che negli anni è diventata un’icona generalista, quasi quanto la faccia del Che o il logo di Superman. Statistiche sociologiche a parte, ci aspetta una serata colma di un piacere doloroso, sconosciuto e intensissimo.
Geschrieben von Marco Quinzi