Ci sono dischi importanti, imprescindibili, fondamentali, poi ci sono le pietre miliari, che stanno un gradino ancora sopra a tutti gli altri. E poi c’è “il diamante miliare”. “The piper at the gates of dawn” classe 1967, è l’album d’esordio dei Pink Floyd ma è sopratutto il manifesto musicale di Syd Barrett, che da questo disco non ha più fatto ritorno, rimettendoci il senno. Un album da mettere in mano a tutti quelli che pronunciano la parola psichedelia, per insegnargli per bene cosa significa. Una pozione magica distillata ad arte, tra stregonerie beat e visioni immaginifiche di questo mondo e di altri. Ora un manipolo di virgulti musicisti italiani ha deciso di portarlo in scena suonandolo per intero. Una “space combo” che vede assieme i The Winstons, Alberto Ferrari dei Verdena e Marco Fasolo dei Jennifer Gentle. Sì proprio la Jennifer Gentle di Lucifer Sam, seconda traccia di “The piper at the gates of dawn”, “il diamante miliare” che non smetterà mai di splendere.
Geschrieben von Fratello Nella Nebbia