A due passi dal dedalo di viuzze di Borgo Dora, la Galleria Umberto I ci conduce dalle bancarelle colorate di Porta Palazzo al cuore del Quadrilatero Romano. Un tempo, quest’area ospitava i reparti dell’Ospedale Mauriziano: ora è un suggestivo scrigno commerciale e un’oasi di ristoro appartata rispetto al tran tran della piazza, ma soprattutto fa convivere sotto lo stesso tetto (peccato non ci siano più le installazioni luminose firmate dal compianto Marco Gastini) la tipica eco parigina delle architetture sabaude e le suggestioni provenienti del mercato multi-etnico adiacente.
Proprio come la cucina di HafaStorie, che unisce i sapori mediorientali dell’apericena targata Hafa Café (delizioso corner marocchino ben noto ai torinesi) e la tradizione culinaria piemontese rivisitata dalla chef stellato Christian Milone. In una delle città con più kebabbari d’Italia, questo locale alza il tiro con un ambizioso tentativo di melting pot tra cucine e culture: cous cous e agnolotti, Barbera e tè alla menta. Una casbah dall’atmosfera informale e distinta, frizzante e garbata, dove potrete spulciare non solo il menù ma anche i tanti oggetti-monili-accessori in vendita, spesso sfiziosi quanto le portate principali o i cocktail. Prezzi ragionevoli, una location favorevole anche in caso di pioggia e tante storie ancora da scrivere. Che poi, se mi congedo dicendo „arvëdse“ pensate al dialetto piemontese o ad un saluto in arabo?