Studio Trisorio è stato inaugurato nel 1974 da Pasquale e Lucia Trisorio con una mostra di Dan Flavin. La galleria, oggi diretta da Laura Trisorio, esplora i vari linguaggi dell’arte contemporanea, commissiona progetti site-specific e cura mostre anche in spazi pubblici in Italia e all’estero. Rappresenta, fra gli altri, gli artisti Marisa Albanese, Carlo Alfano, Francesco Arena, Bill Beckley, Gregorio Botta, Daniel Buren, Fabrizio Corneli, Jan Fabre, Sergio Fermariello, Rebecca Horn, Christiane Löhr, Alfredo Maiorino, Umberto Manzo, Raffaela Mariniello, Martin Parr, Robert Polidori, Luciano Romano, Lucia Romualdi, Mimma Russo, Eulalia Valldosera, Felice Varini, John Wood & Paul Harrison. Dal 1996 Laura Trisorio cura Artecinema, Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea.
Studio Trisorio
Kontakte
Studio Trisorio
Riviera di Chiaia, 215
Napoli
Mehr Möglichkeiten in der Nähe
Museo Principe di Aragona Pignatelli Cortes
Via Riviera di Chiaia 200, 80121 Napoli
Studio Trisorio
Riviera di Chiaia 215, 80121 Napoli
Pan - Palazzo delle Arti Napoli - Palazzo Roccella
Via dei Mille 60, 80121 Napoli
Intragallery
Via Cavallerizza a Chiaia 57, Napoli
Trip
Via G. Martucci 64, 80121 Napoli
Annarumma
Via C. Poerio 98, 80121 Napoli
Essen und Trinken in der Gegend
Barril
Via Giuseppe Fiorelli 11, Napoli
Chandelier
Vico Belledonne a Chiaia 34/35, Napoli
Flanagan's
Via Carlo Poerio 13, Napoli
Seventy chill out & lounge bar
Via Bisignano 19, 80121 Napoli
Happening Cocktail Bar
Via Bisignano 2, 80121 Napoli
Cantine sociali
Piazza Giulio Rodinò, 80121 Naples
Lese auch
Cessiamo! O del bagno del Fanfulla come spazio d'arte
ART CITY riapre lo spazio che fu di Atlantide, ma cancella la sua storia
Per la prima volta dopo più di 9 anni il Cassero di Porta Santo Stefano riapre per una mostra sulla violenza patriarcale e queerfobica, riprendendo temi carissimi ad Atlantide stessa. Che però, nella descrizione della location, non compare da nessuna parte.
Plug Radio sotto il fuoco incrociato di vicini e municipale: «vogliono farci fuori»
«Questa vicenda - conclude - non riguarda solo noi: è il sintomo di una deculturalizzazione più ampia».
La cultura nella città cannibale
Una riflessione su classe, rappresentazione e tessuto urbano all'alba di un nuovo anno.