Prendi una cava, trattale male, estrai la sua ghiaia per anni e poi abbandonala, lasciala lì, come un anonimo buco d’acqua lungo la strada regionale. In provincia di Treviso, tra il capoluogo e la castellana, lì dove spuntano i fontanassi del fiume Sile, per tutta la seconda metà del ‚900 ha proliferato il business dei cavatori. Il risultato è un territorio che visto dall’alto con il satellite, assomiglia ad una nuova configurazione terracquea: il verde puntellato da cerchi e quadrati blu. In uno di questi „buchi“ è nato l’interessante progetto del Lago delle Fate, una rigenerazione che unisce itticoltura, ristorazione, fattoria didattica, percorsi per bambini e molto altro. Ce piace.
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Il lago delle fate
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Il lago delle fate
Via Pasato, 45
Vedelago