Una volta Porta Pila pullulava di prostitute e artigiani, e Ranzini ristorava le fatiche di entrambe le categorie per tutta la notte. Ci venivano Pinot, Guerino, la Francesina e Luigi Lupi. C’erano il luna park e il giro domenicale delle piole. Oggi resta un luogo di culto a due passi dal Duomo, una tradizione trasmessa di padre in figlio. Una saletta di legno con pochi tavolini, frequentata da autentici avvinazzati ma anche da studenti o impiegati, tutti a bere calici di rosso e a schioccarsi in bocca uova sode e panini burro e acciughe (buonissimi). A pranzo ci trovate la merenda sinoira, con le acciughe al verde, la toma di Lanzo, i tomini, la salsiccia, il bagnetto con i peperoni, la lingua, il vitello tonnato e i panini. La sera, ricordatevi che chiude all’ora di cena, ché si va a letto presto.
Marialuisa Greco