Snodo si trova all’interno delle nuove OGR, il grande centro culturale nato dalla riqualificazione delle Officine Grandi Riparazioni, complesso industriale operaio di fine Ottocento. Un polo culturale e artistico che non tralascia di offrire ristoro ai propri visitatori con la sua proposta gastronomica e non solo diversificata durante tutta la giornata. Snodo è un punto di arrivo: ci trovi il bar – dalla colazione al dopo cena – e il ristorante, che permette di scegliere tra proposta gourmet e bistrot. Scegliamo il bistrot, più veloce ed economico, non certo di qualità inferiore rispetto al suo alter ego più pettinato. L’atmosfera industrial, gli arredi minimal e gli ampi spazi curati nei dettagli preannunciano bene. Il servizio è cordiale, preparato ed efficiente. Prendo un vitello tonnato e una tagliatella ai tre ragù: prezzi modici per una pausa pranzo più che convincente. Il menu comprende i piatti della tradizione con qualche rivisitazione non troppo ardita. Ci promettiamo di provare anche il gourmet. Come esordio per niente male: peccato per l’assenza del Punt e Mes, avremmo bevuto volentieri un Milano-Torino.
Martina Di Iorio