Sarà una serata memorabile, che potrebbe segnare l’inizio di un nuovo format del Cinema Ritrovato. Considerando gli oltre 4 mila accreditati più il pubblico che regolarmente segue le proiezioni in Piazza Maggiore, la Cineteca ha ben pensato che il crescentone non basterà per contenere gli spettatori dell’anteprima europea di Apocalypse Now – The Final Cut e ha quindi deciso mandarlo in contemporanea anche al Cinema Jolly (per gli accreditati) e al Medica (gratis per tutti). Non era mai successo, ma siamo certi che succederà ancora.
Francis Ford Coppola sarà solo in piazza, ma la sua introduzione verrà poi proiettata in differita anche nelle due sale.
Il regista americano è già in città e ieri è stato protagonista di una masterclass al Teatro Manzoni durante la quale ha ricordato i suoi esordi e rivelato alcuni aneddoti relativi al suo capolavoro sulla guerra del Vietnam, prima di concedersi alle domande di decine di studenti di cinema e aspiranti registi.
„Quella guerra – ha raccontato – fu surreale. A combatterla c’erano i ragazzi della west coast, gente abituata a drogarsi, fare surf e ascoltare rock’n’roll. Anche il film diventò, quindi, surreale e io stesso stavo per impazzire, poiché avevamo girato troppo materiale e non riuscivo a concluderlo. Nel frattempo alcuni giornali iniziarono scrivere che non l’avremmo mai terminato e così decisi di mandarlo a Cannes così com’era, come fosse un work in progress, tipo il Finnegans Wake di Joyce. La sorpresa fu grande quando vinse la Palma D’Oro, ma questo non bastò a convincere i distributori, secondo i quali alcune scene erano ancora troppo folli. Io avevo accumulato 20 milioni di dollari con il 27% di interessi e andai nel panico. Iniziammo così a tagliare e venne fuori la versione che poi finì nelle sale e mi consentì di sdebitarmi. Dopo molti anni, però, quelle scene che all’epoca sembrarono assurde, diventarono accettabili e decidemmo di far uscire una versione redux rimettendo dentro tutto quello che avevamo scartato. Effettivamente se quella prima versione era corta, quell’altra diventò troppo lunga e allora ho deciso di trovare un equilibrio con questo final cut“.
Buona visione.