Sarà un Capodanno tiepido nonostante il grande fuoco del Vecchione. La festa e i dj set dal balcone del Palazzo del Podestà che avevano caratterizzato negli ultimi anni Piazza Maggiore saranno sostituiti, infatti, da una „selezione di musica d’ambiente“ diffusa lungo via dell’Indipendenza, via Rizzoli e via Ugo Bassi, curata da Covo, Estragon e Locomotiv. A dettare la svolta le ultime norme in materia di sicurezza e grandi eventi, ovvero la paura di disordini dopo i fatti di Torino. Norme che, si legge nel comunicato del Comune, „rilevano la necessità di un diverso modus operandi di forze dell’ordine e organizzatori di manifestazioni pubbliche che preveda, tra l’altro, l’attenta valutazione della capienza delle aree di svolgimento degli eventi“.
Rimane il tradizionale Vecchione, quest’anno affidato a Gli Impresari, collettivo artistico composto da Edoardo Aruta, Marco Di Giuseppe e Rosario Sorbello scelto da Lorenzo Balbi, responsabile dell’area di Arte Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei. „Il re è nudo“ – questo il titolo dell’opera – affronterà il tema dell’ipocrisia politica e sociale, liberandoci attraverso il fuoco „dalla menzogna collettiva e dall’ipocrisia che coinvolge tante delle dinamiche della nostra quotidianità“.
Cambia, quindi, anche la formula sperimentata lo scorso anno che delegava a due commissioni distinte di esperti la scelta degli artisti (che furono Andrea Bruno per il Vecchione e Nas1 e Dj Rou per la musica). Un lontano ricordo invece ormai, la serie Dallalto, il format inaugurato dall’ex Assessore alla cultura, Alberto Ronchi, che vide alternarsi alla consolle nomi del panorama rock internazionale com Peter Hook, Barry Myers alias dj Scratchy e Carl Barat.