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È morto Christian Boltanski, autore dell’installazione permanente al Museo di Ustica

Geschrieben von La Redazione il 14 Juli 2021

81 luci che pendono dal soffitto sulla carcassa ricostruita del DC9 abbattuto a Ustica che si spengono al ritmo di un respiro; intorno al velivolo 81 specchi neri dai quali giungono frasi sussurrate: è l’opera di Christian Boltanski nata insieme al Museo per la Memoria di Ustica, una delle più rappresentative e importanti di tutta Bologna. L’artista francese, da sempre affezionato a Bologna, è scomparso oggi all’età di 76 anni.

„Se ne va un grande amico di Bologna che ha fatto molto per questa città – scrive il sindaco Virginio Merola. Un artista eccezionale che ha saputo rappresentare la strage di Ustica nell’installazione permanente al Museo della Memoria: un’opera che non permette di essere indifferenti rispetto a quella tragedia che è costata la vita a 81 persone. Il suo rapporto con l’Associazione dei parenti delle vittime era autentico e profondo. Lo piangiamo con l’affetto che merita una persona che ci ha dato così tanto“.

Boltanski ha sempre mantenuto un forte legame con la città: fu protagonista della mostra antologica Pentimenti a Villa delle Rose nel 1997, in occasione della quale lasciò al museo l’opera Les Regards, appositamente realizzata in omaggio ai partigiani commemorati al Sacrario di Palazzo d’Accursio; autore dell’installazione permanente A proposito di Ustica presso il Museo per la Memoria di Ustica nel 2007, una delle opere d’arte contemporanea più suggestive e amate presenti a Bologna; nuovamente protagonista del progetto speciale Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski a lui dedicato dalla città di Bologna nel 2017; nel 2018, infine, fu insignito della Laurea honoris causa in Discipline storiche dall’Università degli Studi di Bologna.