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Il bolognese rivoluzionario delle onde radio più noto in Africa che a Bologna

Geschrieben von Salvatore Papa il 17 November 2025

Nasce come operaio tornitore alla Carpigiani, fa il sindacalista, e nel frattempo studia radiotecnica di notte, da autodidatta, sulle riviste specializzate. È il periodo delle radio libere, quando chiunque abbia un trasmettitore e un po’ di ostinazione può aprire un varco nell’etere. Poi, un giorno, parte: lascia Bologna e per più di quarant’anni attraversa l’Africa subsahariana installando trasmettitori a bassa potenza in villaggi sperduti, danno una voce a quelle comunità che non l’avevano mai avuta.

Quest’uomo – che a Bologna conoscono in pochi, ma che in molte zone dell’Africa riconoscono ancora al volo – si chiamava Giorgio Lolli.

La sua storia inizia nel 1978, quando va in Eritrea per filmare un documentario sul Fronte di Liberazione. È lì che si rende conto che la radio può essere un’arma politica molto più potente di quella che aveva immaginato. Da quel momento, Lolli inizia un percorso che lo porterà a diventare il pioniere delle radio FM comunitarie: oltre 500 emittenti installate tra Senegal, Mali, Burkina Faso, Togo e altri Paesi africani.

Tecnologia minima e impatto massimo con trasmettitori piccoli, economici, facilmente riparabili sul posto. L’idea è permettere a villaggi isolati di scambiarsi informazioni, di alfabetizzarsi, di creare uno spazio pubblico attraverso l’etere. Ma Lolli non si limitava a montare antenne: il suo contributo più importante è stata la fondazione di scuole gratuite per radiotecnici, formando generazioni di giovani che ancora oggi gestiscono radio indipendenti nate dalla sua esperienza. Un atteggiamento che contro l’impostazione coloniale, volto a spezzare la dipendenza e creare le basi per uno sviluppo autonomo.

– scorri sulle foto per sfogliare la gallery –

Ora questa storia – politica, tecnica e profondamente umana – arriva al cinema con Radio Solaire. Radio Diffusion Rurale, documentario di Federico Bacci e Francesco Eppesteingher, giovedì 20 novembre alle h 21.30 al Cinema Galliera con OpenDDB, dopo l’anteprima al Biografilm Festival (replica martedì 25 novembre alle h 19). Il film ricostruisce l’avventura di Lolli – scomparso purtroppo nel 2023 – attraverso i materiali d’archivio che lui stesso ha accumulato in decenni di lavoro – riprese, cassette, appunti, registrazioni di viaggio – e attraverso le testimonianze delle persone che hanno camminato con lui.

Tra le voci anche quella di Abdrahmane Cissoko, suo allievo e collaboratore, impegnato a portare a termine l’ultima radio pensata da Lolli in una zona di confine tra Senegal, Mali e Mauritania. Un progetto rivolto ai giovani migranti africani, che diventa nel film un passaggio di testimone: l’ultima radio del “maestro” realizzata da chi ne continuerà l’eredità.

Il documentario si chiude in Italia, a Livorno, con la nascita di Radio Solaire Livorno, una radio pirata dedicata a una comunità multietnica toscana.

La colonna sonora è a cura di Massimo Carozzi, con registrazioni d’epoca raccolte dallo stesso Lolli ad arrangiamenti e composizioni originali a cura di Simone Soldani.