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Il party dove ci si incontra per leggere ognuno per sé

Geschrieben von Greta Biondi il 16 April 2025

“A little party never killed nobody.” – Fergie

“Leggiamo insieme a Bologna” è il claim della community di BoBooks, gruppo di lettura itinerante creato da Annalisa Senatore a febbraio 2024 per unire la passione per la lettura alla condivisione di spazi sparsi per Bologna. Si tratta, a grandi linee, di voler condividere momenti di lettura attraverso incontri dal vivo in un luogo scelto – in altre parole: reading parties. E proprio da Annalisa me li faccio spiegare, dato che ho solo una vaga idea di cosa siano.

Quindi, cos’è un reading party? Come funziona, cosa si fa, come mi devo vestire?

A: Tu vieni e leggi quello che vuoi, facile. Arrivi, ti siedi, ti metti comoda, apri il libro che ti sei portata da casa e inizi a leggerlo. Solo che si è in gruppo, e intorno a te ci sono altre persone che fanno la stessa cosa. È tutto piuttosto intuitivo. Il progetto, che è il primo del genere a Bologna, nasce dalla necessità di trovare uno spazio e un tempo per leggere. Di fatto io organizzo, ma BoBooks è una community di persone con la stessa necessità: incastrare la lettura nel ritmo della vita-da-grandi.

Ah, si sta zitti e si legge. Il sogno di ogni introvers*.

A: Già! Però non è proprio così. Si sta in silenzio a leggere per la prima parte, poi però chiudiamo i libri e iniziamo a chiacchierare, sia di quello che abbiamo appena letto che di altro. Infatti non siamo un book club, quello è un altro progetto di BoBooks – nei reading party semplicemente si prova a ridefinire il concetto di lettura solitaria aprendola alla dimensione collettiva. Quello che si fa, di base, è cercare un po’ di pace in mezzo ad altri che vogliono esattamente la stessa cosa, senza distrazioni.

Come ti è venuta l’idea di provare a fare una cosa del genere a Bologna?

A: Non so bene, ti direi spontaneamente. Avevo già in mente il concetto di silent reading party che va molto, per dire, a New York, e ho cercato di immaginarmelo a Bologna. Perché deve essere imbarazzante o strano leggere in pubblico? Collettivamente è più facile, più bello, liberatorio. È un rito che passa dal singolare al plurale.

Chi sono i partecipanti di queste festicciole? E dove si svolgono?

A: Principalmente vengono fuorisede dai 25 ai 35 anni. E tutti e tutte leggono cose diverse, senza distinzioni ridicole tra letture di serie A e serie C. Qui chi legge fanfiction romantasy sta accanto al Conte di Montecristo ed è esattamente come deve essere. Poi, c’è chi si conosce già e chi si conosce dopo un po’ che viene, ma è bello anche presentarsi da soli. BoBooks, che ha compiuto a marzo il primo compleanno, è itinerante per definizione (scegliamo di volta in volta luoghi in linea con la nostra visione di sostenibilità ambientale) e soprattutto accessibile, perché l’inclusività passa anche dal prezzo. Non siamo né un’associazione né una start-up, ma un gruppo di persone che svolge attività no-profit: non ci prendiamo un soldo, l’unica cosa che chiediamo a chi viene è di bersi una cosa nel posto che ci ospita per ore, come farebbe in un qualsiasi locale. Anzi, ti dirò: secondo me siamo la clientela ideale! Non rompiamo a nessuno e siamo super scenografici.

Ok, voglio venire alla prossima con quel librone che ho sul comò da mesi a prendere tutta la polvere di Bologna – cosa devo fare?

A: Scrivimi e prenota una delle date di aprile e maggio. Se non ci fossero già più posti (sono book parties, alla fine, non book raves!) verrai messa in lista d’attesa, oppure aspetta l’annuncio di nuove date e prenotati in tempo. Un po’ di sana FOMO ci vuole: non pensavo nemmeno io, ma c’è un sacco di gente che vuol venire o tornare. E questo non può farmi che piacere. Perché un conto è leggere nei ritagli di tempo, un altro è ritagliarsi del tempo per farlo.